Sanzioni in estate per le regioni in rosso
Le Regioni in rosso hanno tempo fino all'estate per rimettersi in carreggiata e dimostrare di aver avviato percorsi virtuosi in sanità. Altrimenti scatteranno le sanzioni. Parola di Maurizio Sacconi.Il ministro del Welfare, intervenuto ieri a Milano a un convegno su federalismo fiscale e costi standard organizzato da Federsanità-Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Lombardia, spiega la linea del Governo riguardo a un possibile commissariamento della sanità di Campania, Molise, Sicilia e Calabria, regione che però non ha ancora un piano di rientro.
"Ciò che emerge dai tavoli di monitoraggio dovrà essere seguito dalle sanzioni. Daremo tempo fino all'estate. Poi decideremo, ma al tavolo di monitoraggio servono fatti", afferma. Se entro la scadenza fissata, probabilmente dopo le elezioni, le Regioni sotto osservazione "non avvieranno percorsi virtuosi, se la loro contabilità - avverte Sacconi - risulta inaffidabile, se gli atti che produrranno non saranno convincenti, allora scatterà la sanzione.
Senza la quale non ci sarà il futuro Patto per la salute". Secondo il ministro, infatti, "si possono identificare i costi standard, ma serve un percorso ragionevolmente virtuoso, incentivato e sanzionato perché il sistema sia efficace.
I piani di rientro sono un'esperienza da cui partire solo se funzionano. Cioè se scattano le sanzioni laddove è necessario".
Pagina pubblicata il 20 aprile 2009