Sigo, legge 40 necessita di manutenzione
"La legge 40 merita un intervento di 'manutenzione', anche sulla base di queste più recenti interpretazioni della Corte costituzionale". Lo afferma Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), intervenendo nel dibattito dopo la sentenza della Consulta, che ha dichiarato parzialmente illegittima la normativa italiana sulla procreazione medicalmente assistita.
Una modifica della legge, secondo Vittori, "è necessaria per renderla più appropriata a cogliere le esigenze delle coppie infertili e le indicazioni della letteratura scientifica. In particolare, bisogna considerare la condizione di particolare vulnerabilità in cui queste donne si trovano, già gravate dal peso di una fertilità compromessa, e ulteriormente esposte a difficoltà e ostacoli, che le hanno spesso costrette a recarsi all'estero".
Il presidente della Sigo sottolinea poi "la necessità di integrare una legge così complessa con la forza dell'evidenza scientifica, che da tempo aveva sottolineato almeno tre questioni problematiche.
Da un lato la determinazione di un numero fisso di embrioni da formare è complessa, nel momento in cui non è possibile prevedere con certezza se e quanti ovociti si feconderanno. Il fallimento del tentativo terapeutico costringerà poi la donna a subire ulteriori stimolazioni ormonali, che sarebbero evitabili.
In secondo luogo, la prescrizione dell'impianto di tutti gli embrioni formati comporta un più elevato rischio di gravidanza multipla, grave sia per la madre che per i neonati".
Pagina pubblicata il 02 aprile 2009