Smi, vertice su riapertura tavolo convenzioni
Vertice straordinario per il Sindacato medici italiani (Smi) sul riavvio delle trattative per il rinnovo delle convenzioni di medicina generale, pediatria e specialistica ambulatoriale.
Giovedì, 23 aprile, lo Smi ha infatti convocato una segreteria nazionale straordinaria per valutare lo stato dell'arte del tavolo, durante la quale si analizzerà l'ultima bozza di proposta presentata dalla Sisac, il 16 aprile scorso, e le prese di posizioni (e le spaccature) dei sindacati di settore. Con un appello: "si ritorni all'unità sindacale.
E si segua l'esempio della dirigenza, si chiudano i due bienni economici", dice Salvo Calì, segretario nazionale Smi, convinto che si sia aperta un'ulteriore difficile fase nella complessa contrattazione per il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale.
"Il 're è nudo', i problemi sono sotto gli occhi di tutti - spiega Calì in una nota - è la crisi di una strategia sindacale: la firma della nuova convenzione, data per prossima da quasi quattro mesi, si allontana ancora una volta". Dopo i problemi 'formali' legati alle modalità di aumento della contribuzione Enpam - spiega il leader sindacale sintetizzando le difficili tappe della trattativa - poi è arrivata una bozza di proposta Sisac che chiarisce il senso delle nuove forme associative e organizzative, ma ancora una volta si è tornati nella fase di stallo.
"Lo ripetiamo da mesi non ha senso continuare con le dispute sugli aspetti normativi", aggiunge Calì, che stila l'elenco delle priorità nella trattativa. "Approfittiamo di questo ennesimo stop - dice - per chiudere solo la parte economica: si riconoscano gli arretrati del I e del II biennio, recuperando così, almeno in parte, il gap economico della categoria, rispetto ai dirigenti medici e a tutto il pubblico impiego, che hanno chiuso il primo biennio contrattuale da quasi un anno. Si affronti la questione dell'Enpam (che ha creato grossi problemi anche nell'area della pediatria), aumentandone la contribuzione, ma spalmandola in più anni.
Si rinvii la discussione della parte normativa e l'assetto organizzativo dell'area al II biennio, peraltro in scadenza, consentendo così di affrontare un confronto più sereno e meno intossicato dalle polemiche. E' un punto di equilibrio che ci consentirà di recuperare l'unità della categoria e di affrontare nei prossimi mesi la Sisac con determinazione e chiarezza di idee".
Pagina pubblicata il 20 aprile 2009