Snami, non sparare nel mucchio sui generici
"Sui farmaci generici non è il caso di sparare nel mucchio o di cercare giustificazioni teoriche che non reggono dal punto di vista logico.Le procedure regolatorie che portano alla registrazione di questi medicinali sono le stesse in tutto il mondo industrializzato, e non si capisce perché dovrebbero essere rimesse in discussione soltanto in Italia, visto che nei Paesi a forte consumo di generici non paiono presentarsi criticità".
Parola di Francesco Pecora, vicepresidente nazionale dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), che ritiene ingiustificati i dubbi sollevati dal segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), Giacomo Milillo, in materia di medicinali equivalenti.
"Se il collega Milillo allude al fatto che possono esserci aziende, per così dire, meno scrupolose nella produzione o nei controlli - sottolinea in una nota Pecora - mi sembra che il rimedio sia a portata di mano.
Il medico dovrebbe poter indicare il generico con il nome del produttore, impedendone la sostituzione da parte del farmacista così some avviene per le specialità di marca: è il medico il garante e, quindi, il responsabile della prescrizione. Sollevare un polverone sulla qualità del farmaco equivalente in quanto tale - aggiunge - non ha senso.
Dobbiamo tenere presente che di qui a pochi anni tutti i farmaci che il medico di famiglia prescrive quotidianamente diventeranno generici. Che facciamo - conclude Pecora - passiamo a prescrivere solo anticorpi monoclonali?".
Pagina pubblicata il 05 aprile 2009