Sperimentare a partire dalla fase zero
Le fasi di sperimentazione delle terapie sono precedute da test preclinici. Ma i ricercatori del National Cancer Institute ipotizzano, oltre alle fasi I, II e III, una fase 0 per verificare velocemente se un farmaco è sicuro e merita di essere sperimentato in un gruppo più grande di pazienti, evitando lunghe indagini su modello animale.
Il primo tentativo di fase zero - scrivono gli esperti sulla rivista Journal of Clinical Oncology - è stato effettuato in uno studio che ha coinvolto una molecola antitumorale, ABT-888, di Abbott Laboratoires, pensata per amplificare l'effetto dei prodotti chemioterapici contro alcuni tumori in fase avanzata.
Con la nuova fase zero si tenterà di capire in poco tempo se i pazienti possono tollerare il farmaco e se esso è efficace nelle indicazioni per cui è stato elaborato.
"C'è la necessità di rivedere tutto il paradigma di sviluppo dei farmaci anticancro - sottolinea Shivaani Kummar, che ha guidato la ricerca - grazie a questa nuova fase, le aziende non dovranno più collezionare montagne di dati preclinici sul farmaco, che viene somministrato a poche persone, in basse dosi e per poco tempo, e poi inviato direttamente alla prima fase tradizionale dei trial".
Pagina pubblicata il 16 aprile 2009