Errori prima preoccupazione del cittadino
Gli errori medici e diagnostici si confermano il primo problema avvertito dagli italiani alle prese con il Servizio sanitario nazionale e segnalato al Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. Presunti casi di malpractice sono infatti l'oggetto del 18% delle segnalazioni, in cima alla lista delle 'lamentele'.
E' la fotografia scattata dall'annuale Rapporto Pit salute 'I cittadini al primo posto. Per una sanità più umana ed accessibile', presentato ieri mattina nella sede del ministero della Salute a Roma. Gli errori segnalati dai cittadini riguardano soprattutto interventi chirurgici (53%), seguiti da diagnosi sbagliate (26%).
La gran parte si registra in strutture pubbliche (88%). Sette le aree specialistiche maggiormente interessate da presunti casi di malpractice: ortopedia (17,5%), oncologia (13,9%), ginecologia e ostetricia(7,7%), chirurgia generale e oculistica (5,4%), odontoiatria (5,2%), emergenza e pronto soccorso (2,8%).
Solo il 28% dei cittadini che si rivolge al Pit salute richiede poi specifica consulenza medico-legale, in vista di una eventuale azione legale. Mentre la gran parte (72%) desidera principalmente segnalare l'accaduto e ricevere informazioni, orientamento e tutela, anche con modalità che esulano da sedi giudiziarie.
Nei casi in cui di fatto non si rileva un vero e proprio errore, i cittadini puntano il dito sul rapporto medico-paziente (33,5%), che evidentemente non è come vorrebbero, e su una sempre più carente umanizzazione delle cure (20,2%).
Pagina pubblicata il 06 maggio 2009