Garattini sorpreso da affermazioni di Rasi
"Sono sorpreso e meravigliato per l'articolo apparso sul 'Corriere della Sera' di oggi (ieri ndr), in cui sono riportate affermazioni attribuite al direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Guido Rasi".
A sottolinearlo è Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, commentando in particolare un passaggio dell'intervista in cui Rasi evidenzia che il 20% dei fondi dedicati dall'Aifa alle sperimentazioni cliniche no-profit di tipo comparativo fra i nuovi farmaci e quelli già disponibili, è andato alla struttura diretta da Garattini, tra Milano, Bergamo e il Sud. "La commissione Ricerca e sviluppo (Crs) che presiedo all'Aifa - dice Garattini all'ADNKRONOS SALUTE - ha il compito di organizzare bandi di concorso e di valutare solo la chiarezza e la pertinenza dei progetti presentati in forma preliminare rispetto alle tematiche a concorso.
Arrivano centinaia di lettere d'intenzione e in questa fase io ho rinunciato al diritto di voto. In più, esco dall'aula quando ci si trova a esaminare un progetto del Mario Negri. Le domande che vengono ammesse sono poi analizzate nella loro forma finale da un gruppo di esperti italiani e stranieri che formulano una graduatoria.
La Crs prende atto di questa graduatoria e la invia al consiglio di amministrazione dell'Aifa, che procede con il finanziamento. Si adotta, in sostanza, il metodo della 'peer-review', che viene internazionalmente riconosciuto come lo standard migliore, tanto che Rasi, entrando all'Aifa, non l'ha modificato".
"In ogni caso - prosegue il farmacologo - vorrei dire che sono stati molti i progetti del Mario Negri che sono stati bocciati, come molti sono stati quelli accettati. Si tratta d'altronde di un istituto dove lavorano mille ricercatori con capacità largamente riconosciute nel settore".
Pagina pubblicata il 30 novembre 2008