Niente mobbing se dipendente ha brutto carattere
La dipendente di una struttura ospedaliera conveniva dinanzi al tribunale il datore di lavoro asserendo di essere stata oggetto di comportamenti "mobbizzanti", consistenti in continue vessazioni da parte dei colleghi e superiori nel corso della attività lavorativa e sul luogo di lavoro, nonché di essere stata demansionata.A causa di tali condotte, la lavoratrice era caduta in uno stato di prostrazione (sindrome ansioso-depressiva) e aveva richiesto la condanna del datore di lavoro al risarcimento dei danni conseguenti.
La Corte di Cassazione ha tuttavia confermato la sentenza d'appello che a sua volta aveva respinto le domande di condanna.
Pur non negandosi il clima di conflitto che si era determinato all'interno della azienda nei vari reparti in cui la ricorrente aveva operato, la portata - secondo i giudici - andava ridimensionata attribuendone la responsabilità soprattutto a problemi caratteriali e di rapporto della dipendente stessa.
(Avv. Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net)
Pagina pubblicata il 13 maggio 2009