Sacconi, tre regioni a rischio commissario
Il problema nella sanità italiana resta il forte divario fra Nord e Sud. Per questo "io dal primo giorno sto pressando le Regioni del Sud affinché introducano scelte e decisioni che si muovano sui modelli del Nord".Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, intervenuto ieri a 'Radio anch'io' su Radiouno.
Ma, ha aggiunto Sacconi, mentre "sono lieto di constatare che la Sicilia ha avviato un percorso" di risanamento dei conti, così come il Lazio "dopo il commissariamento" e l'"Abruzzo, anch'esso commissariato, dovrà ora avviarlo a maggior ragione dopo il terremoto", restano tre regioni 'a rischio': "La Calabria, che è nella condizione peggiore e su cui non abbiamo una contabilità affidabile, la Campania e il Molise", che entro l'estate dovrebbero mettere a posto i conti.
Sacconi, tornando a parlare del gap Nord-Sud, ha poi affermato: "Il Paese, dal punto di vista dei servizi sociosanitari, è violentemente spaccato in due dimensioni.
Il Nord e parte del Centro sono avviate sulla strada migliore perché hanno organizzato modelli capaci di prevenire il bisogno di salute, come molte attività di prevenzione, diagnostica precoce, assistenza e cura primaria, assistenza appropriata per i non autosufficienti, e che concentrano l'assistenza in pochi ospedali", dunque senza sprechi.
Pagina pubblicata il 07 maggio 2009