Sigo, in italia parto svalutato
"Un parto da noi viene valutato meno di 2.000 euro, in Danimarca siamo circa al doppio. Si tratta di una distorsione, soprattutto se paragonata con quanto avviene in altre aree terapeutiche, meno 'strategiche' per il futuro della nostra società.
Perché è sulle donne e i bambini che bisogna scommettere per rilanciare l'economia del Paese. Ma rischiamo di restare al palo, se non vi sarà una decisa inversione di tendenza". Ne è convinto Giorgio Vittori, presidente della Società di ginecologia e ostetricia (Sigo), alla vigilia della presentazione delle nuove tariffe di rimborso delle prestazioni sanitarie dal ministero del Welfare.
"Gli interventi femminili sono attualmente fra i più penalizzati: un'appendicectomia viene rimborsata 3.814 euro, un intervento ricostruttivo dell'apparato riproduttivo femminile, essenziale per mantenere la fertilità, 3.017 euro.
E siamo il fanalino di coda anche rispetto al resto d'Europa. Riteniamo determinante combattere questa battaglia, in questa delicata fase di ridefinizione dei Drg - prosegue Vittori - l'attuale situazione è inaccettabile e, nel disegnare il nuovo piano sanitario, sarà necessario rivalutare le prestazioni femminili, dando loro dignità".
Esitazioni nelle politiche di promozione del materno infantile, avverte Vittori, possono avere conseguenze imprevedibili. "Le Istituzioni dovrebbero meditare su quali possano essere gli effetti nel lungo periodo del disinvestimento su quest'area".
Pagina pubblicata il 20 maggio 2009