Smi, medici di famiglia bocciano la convenzione
"Questa ipotesi di convenzione è ormai unanimemente considerata un pasticcio normativo ed economico. La maggioranza dei medici di famiglia è contraria a questa bozza". Questo il commento di Salvo Calì, segretario nazionale dello Smi, sulla situazione di stallo nelle trattative per il rinnovo della convenzione di medicina generale.
"La settimana scorsa - sottolinea in una nota Calì - ho scritto una lettera aperta al segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo, invitandolo a riaprire un confronto con la categoria affrontando finalmente i molti nodi controversi della preintesa del 22 dicembre.
Ma sembra proprio che gli interessi dei medici, a questo punto della partita, siano ormai passati in secondo piano". Calì ha poi sottolineato che il consenso rispetto alla preintesa è ormai "al minimo storico" e che il ruolo del sindacato è quello di trarne le conseguenze.
"Alla luce delle votazioni del consiglio nazionale di sabato della Fimmg - afferma - non possiamo che rilevare un dato: Smi, Snami e quasi la metà della Fimmg (9 regioni su 16 hanno detto no a questa strategia) si oppongono a questa bozza di accordo, cioè la maggioranza dei medici sindacalizzati di medicina generale.
Rifletta anche la parte pubblica sull'utilità di un accordo capestro che - conclude Calì - pregiudica il rapporto del Ssn con la maggioranza dei medici del settore.
Pagina pubblicata il 13 maggio 2009