Ugl: grave il mancato rinnovo ai privati
Uno stipendio in meno l'anno per i dipendenti della sanità privata. Il mancato rinnovo del biennio economico del contratto di lavoro, scaduto nel dicembre del 2005, sembra produrre effetti "insostenibili" sulla busta paga dei circa 120 mila lavoratori del settore.
Uno studio dell'Ugl sanità, realizzato elaborando dati Istat, evidenzia infatti che "per l'effetto combinato della perdita del potere di acquisto (71 euro in meno) e del mancato recupero dell'inflazione (70 euro in meno), per ogni 1.000 euro di retribuzione netta mensile a oggi la perdita secca è di 141 euro al mese, in pratica uno stipendio in meno all'anno".
"Si tratta - sottolinea in una nota Paolo Capone, segretario nazionale Ugl sanità - di una situazione oggettivamente insostenibile, anche perché stiamo parlando di lavoratori che percepiscono redditi medio-bassi, per i quali ricevere uno stipendio mensile in meno ogni anno incide in modo significativo sulla vita e sulla famiglia".
Per porre rimedio a questa situazione, la Ugl sanità ha chiesto al ministero del Welfare di aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro e le Regioni. "È inaccettabile - aggiunge Capone - che ancora una volta siano i lavoratori a pagare le inefficienze del sistema sanitario. Chiediamo alle Regioni - conclude - di vincolare la concessione dell'accreditamento alle strutture sanitarie private al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti del settore".
Pagina pubblicata il 08 giugno 2009