Medici famiglia a scuola di cure solidali
Formare medici di famiglia per l'assistenza nelle aree svantaggiate del mondo. Con un mese di 'stage' in una zona periferica dell'Etiopia, dove manca tutto e il bisogno di cure è a 360 gradi. E' l'obiettivo della Scuola di medicina solidale attivata lo scorso anno da Metica onlus, l'associazione dedicata alle fragilità sociali e sanitarie, che ieri ha presentato a Roma i risultati dei primi due anni di attività. Tra le iniziative messe a segno, la speciale scuola che ha già formato 40 medici e ne formerà altrettanti entro il 2010, con un corso per 20 camici bianchi a ottobre e uno il prossimo anno. Ai corsi, che si tengono in un antico monastero a Castelvecchio in provincia di Rieti, possono partecipare tutti i medici (non solo quelli di famiglia).
Anche se l'obiettivo è quello di 'fondare' una medicina generale umanitaria."Credo - ha spiegato Mario Falconi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma e di Metica onlus - che la cultura dell'assistenza solidale nei Paesi 'fragili' debba cambiare. Non servono, infatti, solo chirurghi ma camici bianchi capaci, come il medico condotto di una volta, di gestire la salute della popolazione , di aiutare nella prevenzione e organizzare le cure quando servono interventi complessi. Il nostro tentativo è formare medici che possano fare tutto questo.
E non solo in Africa. Anche alle nostre latitudini c'è l'esigenza di medici 'solidali'. Penso ai campi nomadi nelle aree periferiche del Paese, dove potrebbero aver un importante ruolo". Per i medici formati alla scuola di medicina solidale è previsto uno 'stage' in Etiopia, in una struttura periferica della città di Awassa, dove l'onlus italiana 'Progetto Continenti' ha aperto un centro di informazione sanitaria che "oggi è praticamente vuoto", ha spiegato l'ideatore del progetto Stefano Ausili, medico di famiglia e componente di Metica.
I camici bianchi partiranno in gruppi di due e resteranno un mese in Africa. Nei due anni di attività Metica ha realizzato, per i medici di famiglia, anche 13 corsi di 'counseling per il paziente cronico', con l'obiettivo di migliorare la comunicazione, la capacità di ascolto e il rapporto con il paziente, formando 260 camici bianchi.
Realizzata anche una campagna di vaccinazioni contro il cancro al collo dell'utero per 300 adolescenti di 13 anni già compiuti, fuori quindi dalla gratuità prevista dal ministero della Salute, in situazione di estrema fragilità economica.
Pagina pubblicata il 11 giugno 2009