FIMMG, decreto Brunetta danneggia i lavoratori
Il decreto Brunetta sulle certificazioni di malattia minaccia i medici e danneggia anche i lavoratori onesti. Ne è convinto Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) che manifesta il forte dissenso della categoria contro il provvedimento del ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione, in cui si prevede l'introduzione di pesanti sanzioni per i medici responsabili di certificazioni di malattia prodotte sulla base di sintomi descritti dal paziente e non altrimenti riscontrabili dai professionisti.
Milillo condivide pienamente la posizione già espressa dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo), Amedeo Bianco che ha parlato di "forti perplessità sul metodo e preoccupate contrarietà nel merito di quanto previsto nello schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 numero 15 presentato dal ministro Brunetta".
Secondo l'interpretazione letterale dei contenuti previsti, infatti, i medici, in presenza di una malattia non obiettivabile, non potranno rilasciare certificati, ma attestazioni di 'riferiti sintomi', non sufficienti a giustificare l'assenza dal lavoro, si legge in una nota Fimmg.
"Il provvedimento adottato alla lettera comporterebbe gravissimi disagi per i cittadini - sostiene Milillo - provocando una grave e irreversibile turbativa nel rapporto medico paziente, pertanto la categoria chiede agli organi istituzionali competenti di attivarsi per evitare che tale incresciosa situazione possa danneggiare gravemente medici e cittadini.
La Fimmg conferma la viva intenzione di collaborare con la Fnomceo per offrire al Governo proposte concrete e fattive, quale segno di responsabilità ed impegno della categoria rispetto al problema".
Pagina pubblicata il 14 giugno 2009