Migliorano i conti delle Regioni in rosso
Qualche buona notizia, dotandosi di un po' di ottimismo, per le Regioni con i conti sanitari in rosso. Tra voci di bilancio da risanare e piani di rientro da ritoccare o mettere a punto, c'è chi segna qualche progresso sulla strada, tutta in salita, del risanamento. Sicilia, Lazio e Liguria, stanno infatti "dimostrando una inversione di tendenza", che si accompagna non solo a una 'sistemata' ai conti, ma più in generale a un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini "perché conti in regola, il più delle volte, si accompagnano ad una buona sanità". Parola del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che ieri sulla questione è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali a Palazzo San Macuto.
Tra le Regioni con i conti in rosso, tuttavia, non mancano le peggiori della classe. Particolarmente duro, il viceministro, con la Calabria, che "non ha ancora sottoscritto il piano di rientro", e ciò nonostante mostri una "perdurante incertezza dei conti, inaffidabilità dei procedimenti amministrativi-contabili" e una "situazione di incertezza istituzionale con particolare riferimento ai soggetti predisposti a gestire e definire il piano di rientro".
E ancora la sussistenza di "disavanzo significativo strutturale", con "gravi inadempienze sul fronte dei Livelli essenziali di assistenza" e con una conseguente "grave lesione dei diritti fondamentali dei cittadini". E i numeri sul disavanzo calabrese mettono i brividi. "Si è verificato - sottolinea Fazio - un cospicuo disavanzo non coperto per l'anno 2008, che va a incrementare lo 'stock' di debito accumulato dal 2001 al 2007, per un totale di circa 1.700 milioni di euro".
Per la Calabria, riconosce il viceministro, "occorreranno delle delibere particolari del Governo, perché si trova in una situazione molto complessa e in assenza di un piano rientro esula dalla normativa vigente". Anche la Campania, al centro di un incontro proprio lunedì sera del tavolo tecnico di via XX Settembre, finisce per avere una 'bacchettata' del viceministro.
Pagina pubblicata il 21 luglio 2009