Smi, assistenza difficile sul litorale cosentino
E' emergenza sanitaria sul litorale cosentino, in Calabria. "Ambulatori sovraffollati, pochi medici, servizi inadeguati e insufficienti per i turisti. Tutto ciò in un territorio complesso e con una rete stradale disastrosa. Il rischio di una tragedia è sempre dietro l'angolo". A lanciare l'allarme è Cosmo De Matteis, dirigente nazionale del Sindacato dei medici italiani (Smi), secondo cui "il peso di questa situazione ricade completamente sull'impegno del personale medico"."Questo non è solo un problema locale - sottolinea in una nota De Matteis - il litorale calabro è meta di vacanza di migliaia di persone che vengono da tutta Italia: la sanità del Tirreno cosentino nei mesi estivi è messa a dura prova dalla crescita esponenziale della popolazione. Un servizio sanitario già deficitario in inverno, diventa inadeguato e 'pericoloso' in estate. Le postazioni di guardia medica non vengono potenziate ed evidentemente - aggiunge il dirigente dello Smi - devono far fronte oltre alle consuete esigenze dei residenti anche alle richieste di prestazioni dai tanti villeggianti.
Oltretutto assistiamo ad una impennata di incidenti tipici della stagione estive (meduse, caldo, etc.)". "Eppure - conclude De Matteis - il personale per potenziare il servizio non manca ma, vista la situazione di indebitamento storico della Regione, si preferisce non far niente, lasciando tanti camici bianchi nella precarietà e i cittadini senza servizi sanitari. Tutto ciò fino a quando non si finisce sui giornali nazionali per l'ennesima storia di malasanità del Sud d'Italia, con i medici come capri espiatori".
Pagina pubblicata il 23 luglio 2009