Bianco (Fnomceo), nessun pregiudizio verso PDL
Il presidente Bianco ha commentato, smentendole in toto, le notizie secondo le quali in Fnomceo esisterebbe un atteggiamento pregiudiziale verso il partito di Berlusconi"Sono senza alcun fondamento le notizie su presunte pregiudiziali politiche o ideologiche mie personali e del gruppo dirigente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) verso chicchessia, e, a maggior ragione, verso il Pdl, che porta l'onere di governare il nostro Paese. Smentisco, dunque, ogni notizia circolata in questi termini".
Lo dice il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, riferendosi alle polemiche dopo l'incontro organizzato a Roma dal Pdl per un confronto sul testamento biologico, e in particolare all'esplicita richiesta del senatore Maurizio Gasparri di smentire alcuni lanci di agenzia dei giorni scorsi, che prefiguravano la volontà del presidente Bianco di negare un confronto tra gli ordini dei medici provinciali e il Pdl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento. "Ho sempre mantenuto e continuo a mantenere - ha detto Bianco - un grande rispetto e nutro una grande fiducia per il ruolo alto della politica e delle istituzioni nel governo della complessità della nostra comunità civile", ha detto Bianco che farà pubblicare on line (www.fnomceo.it) la lettera inviata nei giorni scorsi ai presidenti degli Ordini Provinciali sull'incontro romano, per dimostrare che non c'è stato nessun invito a disertare l'appuntamento. "Mi riconosco - dice Bianco - nelle parole e nel pensiero del segretario della Fnomceo, Gabriele Peperoni (che ha partecipato all'incontro con i Pdl in rappresentanza della Federazione).
Su ogni tema professionale, ed in modo particolare su quelli bioetici, il nostro obiettivo era, è e sarà l'incontro, il dialogo e non lo scontro. Ferma restando la responsabilità della nostra istituzione di esprimersi e, in caso di opinioni non convergenti, di ricorrere alle regole, mai obsolete, di rispetto delle maggioranze e minoranze". "Ribadisco altresì - continua il presidente Bianco - che il dibattito in corso coinvolge in modo, a mio giudizio, improprio il ruolo della nostra deontologia che, unitaria e indivisibile, è fonte chiara e salda del corretto esercizio professionale.
Il medico - conclude Bianco- oggi più che mai deve avvicinarsi ad ogni donna e uomo che soffre e a ogni domanda di aiuto, per accompagnare ognuno nella sua storia di vita unica e irripetibile, fermo restando il rispetto della libertà del paziente con l'obbligo di tutela in capo al medico e a quell'universo di quanti ne portano l'onere della cura. Questo è il cuore del documento di Terni sul testamento biologico ed ogni altra presunta prospettiva politica è al di fuori dei compiti e della stessa agenda di questa Fnomceo".
Pagina pubblicata il 23 luglio 2009