Uil, rinnovo privati in attesa da quattro anni
"Accogliamo con piacere le dichiarazioni del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenuto ieri al nostro terzo Congresso nazionale, sull'impegno da parte del Governo di contribuire a risolvere l'annosa vertenza dei rinnovi contrattuali dei lavoratori della sanità privata. I 150.000 lavoratori che operano in questo settore stanno infatti aspettando da oltre 4 anni il loro rinnovo". Lo ribadisce Giovanni Torluccio, segretario generale della Uil-Fpl. "E' una situazione vergognosa - dice Torluccio - che pesa come un macigno sulle spalle dei lavoratori. In tutti i settori pubblici e privati, grazie alla firma del nuovo modello contrattuale siglato lo scorso aprile, sono stati rinnovati almeno due bienni contrattuali. Non si possono più fare orecchie da mercante. I problemi della ospedalità privata - prosegue il sindacalista - sono stati dimenticati dai soggetti istituzionali, Regioni in primis, che hanno lasciato in questo settore mano libera agli imprenditori di muoversi in spregio delle regole. Primi su tutti, Aris e Aiop, che rifiutano di rinnovare i contratti ai loro dipendenti e che, nel contempo, investono i loro enormi profitti diventando diretti proprietari ed azionisti di testate giornalistiche, equamente ripartite da destra e da sinistra". Secondo Torluccio, "dopo mesi di lotte e proteste, i primi obiettivi sono stati raggiunti, avendo firmato numerosi pre-contratti nazionali sul contratto collettivo nazionale direttamente con le singole aziende. La resistenza dell'Aiop si sta sgretolando. Le singole aziende e il potere centrale non stanno camminando di pari passo. Ciò - prosegue Torluccio - è l'ennesima riconferma che la scelta di non rinnovare il contratto di lavoro è solo una forma di ricatto per ottenere dalle Regioni condizioni più favorevoli sugli accrediti, sulle tariffe e sui pacchetti delle prestazioni da fornire al Ssn. Proprio per questo - conclude - continuiamo a chiedere agli assessorati regionali che l'accreditamento alle strutture private venga dato esclusivamente in seguito al rinnovo dei contratti di lavoro nazionali dei propri dipendenti".Pagina pubblicata il 26 gennaio 2010