Piano triennale per la prevenzione oncologica
Rinnovare il parco dei dispositivi per 'stanare' i tumori e monitorarne il comportamento, anche grazie a incentivi e rottamazioni. Incentivare studi e finanziamenti internazionali per migliorare la competitività dell'Italia nella ricerca oncologica e mettere in campo iniziative di prevenzione, studiando sistemi per accompagnare il percorso del paziente oncologico all'interno del Servizio sanitario nazionale, "senza mai lasciarlo solo". Sono solo alcune delle priorità evidenziate nel nuovo Piano oncologico 2010-2012, disegnato dal ministero della Salute e presentato venerdì a Roma dal ministro Ferruccio Fazio. Si tratta della formulazione del ministero, che dovrà essere condivisa con le Regioni, e vuole costituire un quadro di riferimento per l'oncologia a livello nazionale. Una priorità, se si considera che ogni anno si stimano oltre 250 mila nuovi casi di tumore e che nel 2010 oltre 2 milioni di cittadini hanno già fatto i conti o combatteranno la loro battaglia contro questa malattia. "Appare evidente quindi la necessità di un'adeguata programmazione dello sviluppo tecnologico e della distribuzione delle risorse disponibili", sottolinea Fazio. Secondo le stime del ministero, elaborate sulla base di un censimento completo dei macchinari e delle tecnologie oncologiche, nel nostro Paese occorrono interventi urgenti per circa 500 milioni di euro. Il dicastero di Fazio pensa a incentivi e rottamazioni per favorire il rinnovamento di strumentazioni "ormai indispensabili per la diagnosi e la lotta ai tumori", sottolinea il ministro.Pagina pubblicata il 22 gennaio 2010