Lazio: medici e precari in protesta
Medici e operatori precari della sanità laziale in rivolta. Contestano la politica del commissario Elio Guzzanti. Nel mirino il decreto inserito nel nuovo Piano di rientro dal deficit messo a punto da Guzzanti che, a detta loro, "blocca di fatto il processo di stabilizzazione avviato la scorsa estate. Processo che aveva dato qualche frutto". Uno stop mal digerito, che ha portato il sindacato di base Rdb-Cub ha proclamare per venerdì uno sciopero regionale e un presidio a Roma davanti alla sede della Giunta. "Questo provvedimento - spiega all'ADNKRONOS SALUTE Maria Teresa Pascucci, della Federazione Rdb-Cub del Lazio - blocca la stabilizzazione di circa 7 mila tra medici, infermieri, amministrativi che operano nelle strutture sanitarie laziali con contratti a tempo determinato. Anche in quelle aziende sanitarie dove già era stato avviato un processo di stabilizzazione, come la Asl Rm H". La Rdb-Cub ha anche chiesto un incontro con Guzzanti e il vicepresidente della Regione, Esterino Montino. "Speriamo che si rendano disponibili. Al momento però - conclude la Pascucci - non abbiamo ricevuto alcuna risposta". A promuovere azioni di protesta anche i precari della Asl Rm H, che hanno deciso di indire uno sciopero di tutto il personale precario intorno ai primi di marzo, "qualora non ci fossero sviluppi apprezzabili sulla vicenda". Anche loro chiedono un incontro con il commissario Guzzanti. "Solo nella nostra azienda - spiega Ernesto Ferrara, dirigente medico del centro trasfusionale della Asl Rm H - siamo 180 camici bianchi precari. Circa il 70% di tutto il personale medico dell'azienda". Guzzanti si è comunque mostrato disponibile al dialogo: "Non abbiamo ancora fissato il giorno, ma la prossima settimana - ha riferito all'AdnKronos - certamente mi incontrerò con i rappresentanti sindacali per affrontare la questione precari".Pagina pubblicata il 03 febbraio 2010