Trattativa rinnovo, avanti piano
L'intenzione di trovare un'intesa sembra esserci, la volontà di affrontare i problemi pure, ma i nodi ancora da sciogliere non mancano.
Tra luci e ombre, la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria del Ssn, relativo al secondo biennio economico 2008-2009, prosegue a ritmi serrati. Nella riunione di martedì all'Aran non c'è stata la fatidica 'fumata bianca', tutto rimandato al prossimo incontro già fissato per martedì 9 febbraio.
Un appuntamento chiave a giudizio dei sindacati di categoria, che sui tempi di chiusura si erano già espressi in modo chiaro: "O si sigla entro il 10 febbraio o salta tutto". "La riunione all'Aran - si legge in una nota pubblicata sul sito web dell'Anaao Assomed - ha avuto il pregio di elencare compiutamente tutte le questioni sul tappeto, che sono state esaminate singolarmente, anche se non si è ancora giunti ad un testo condiviso". Tra i principali argomenti trattati: le sanzioni disciplinari, gli aspetti normativi, le assicurazioni, e gli aspetti economici.
SANZIONI DISCIPLINARI - "Si è preso atto - riferisce l'Anaao Assomed - del lavoro del tavolo tecnico che ha prodotto un documento condiviso (non ancora disponibile) che rappresenta un notevole miglioramento rispetto alla 'legge Brunetta', ma che richiede la puntualizzazione di alcuni aspetti fondamentali. In particolare il reintegro sul posto di lavoro dopo sentenza assolutoria è ritenuto dall'Anaao Assomed come condizione irrinunciabile per la sottoscrizione del contratto". Le altre problematiche non completamente definite riguardano: il ruolo del Comitato dei garanti in materia disciplinare, la previsione di una censura scritta e l'elenco delle infrazioni disciplinari sanzionabili con sospensioni variabili sino a sei mesi. Su queste materie l'Aran si pronuncerà prima della prossima riunione del tavolo.
ASPETTI NORMATIVI - Soddisfazione da parte dell'Anaao, in materia di precariato. "Si è preso atto - riferisce il principale sindacato della dirigenza medica - dell'affermazione positiva riguardante il precariato che viene inserito tra gli argomenti da trattare dal tavolo di coordinamento regionale. Netta contrarietà è viceversa emersa da parte di tutte le sigle sindacali riguardo ai cosiddetti 'chiarimenti' sull'orario di lavoro, che in realtà rappresentano una interpretazione peggiorativa delle norme in vigore, tendendo a giustificare con il salario di risultato qualunque superamento dell'orario di lavoro". Sono state inoltre affrontate varie tematiche relative a: ferie radiologiche, anzianità convenzionale dei medici transitati alla dipendenza dalla medicina convenzionata, caratteristiche delle strutture semplici dipartimentali e di unità operativa, che pur nell'ambito di un unico livello vedano riconosciute le diverse tipologie professionali. E' stata inoltre ribadita la necessità di dare pari dignità nella progressione di carriera sia alle competenze professionali che a quelle gestionali.
ASSICURAZIONI - "Nonostante l'unanime riconoscimento del valore del lavoro svolto dalla Commissione Aran-Regioni-sindacati per le assicurazioni, l'Agenzia - spiega l'Anaao Assomed - ha espresso l'intenzione di riportare questo elaborato solo in minima parte e in modo del tutto insoddisfacente nel testo contrattuale". In materia, è stata comunque convocata un'ulteriore riunione del tavolo tecnico, fissata per lunedi 8 febbraio.
ASPETTI ECONOMICI - L'esigenza prioritaria, proposta dall'Anaao e fatta propria da tutte le organizzazioni sindacali, di pervenire alla rivalutazione dell'indennità di esclusività di rapporto e al suo inserimento nella massa salariale è stata ben compresa da Aran e Regioni. "Questo obiettivo - sottolinea l'Anaao Assomed - è pregiudiziale per la conclusione della trattativa". E' stata inoltre ribadita la disponibilità di ulteriori risorse aggiuntive finanziate dalle Regioni pari allo 0,8%. L'esigibilità di queste ulteriori risorse e la loro ripartizione tra le voci variabili della retribuzione (risultato, disagio e straordinario) sarà decisa nel tavolo di coordinamento di ogni singola Regione. Infine si è riaffermata da parte di tutte le sigle sindacali la necessità di utilizzare la maggior parte del 3,2% degli aumenti contrattuali per valorizzare le voci stipendiali fisse.
Pagina pubblicata il 03 febbraio 2010