Sic, interventi non necessari sono casi isolati
«Dietro un intervento chirurgico non necessario non ci può essere che dolo. Se davvero è un fenomeno che esiste deve essere ricondotto a comportamenti singoli, vere e proprie 'mele marce' in camice bianco». Parola di Roberto Tersigni, past-president della Società italiana di chirurgia (Sic), che commenta così la denuncia del procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia, che ieri, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 della magistratura contabile, si è scagliato contro la malasanità che include spese e test antitumorali inutili e interventi chirurgici non necessari. «Forse queste parole - afferma Tersigni all'AdnKronos Salute - dovevano essere accompagnate da cifre e percentuali. Anche perché - aggiunge - bisogna considerare che in Italia si fanno ogni anno milioni di interventi chirurgici. Se ne vengano fatti di inutili, e non ho elementi certi per poterlo escludere, vanno ricondotti a comportamenti dolosi». Per Tersigni, il rischio è dunque quello di generalizzare. «Credo - conclude - che bisognerebbe evitare di lanciare accuse 'universali', a 360 gradi. Naturalmente i comportamenti dolosi, se accertati, vanno condannati duramente».Pagina pubblicata il 17 febbraio 2010