Martini, 'fotografare' stato riabilitazione in Italia
'Fotografare' la realtà italiana della riabilitazione, «con le sue luci ma anche le sue ombre, per far sì che si possa investire in futuro in maniera equilibrata e corretta su quella che è ormai considerata una vera e propria emergenza sociale». È l'obiettivo del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, indicato dopo la riunione, ieri nella sede del ministero all'Eur, del Gruppo di studio per la revisione delle Linee guida sulla riabilitazione, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni. La riabilitazione, spiega Martini in una nota, è «un bisogno in espansione». Oggi, infatti, «più che mai lo stato di salute e di benessere di una persona è strettamente collegato al grado di autonomia che questa riesce a mantenere nel corso della vita, in presenza di patologie o relativamente ai processi naturali di invecchiamento». E l'aumento della vita media impone «una strategia rinnovata sulla riabilitazione - continua Martini - come perno per la sostenibilità presente e futura del nostro Servizio sanitario nazionale. Per questi motivi abbiamo istituito presso il ministero della Salute un gruppo di lavoro mirato» che, grazie al lavoro fatto anche on line, permette «un'operatività e uno scambio scientifico praticamente costante con migliaia di contatti».Secondo Martini «in una visione legata all'applicazione del federalismo fiscale, della responsabilità per le Regioni nei confronti dei propri cittadini, di applicazione dei costi standard e di equità nell'erogazione delle cure, la risposta ai bisogni riabilitativi in aumento deve rappresentare una strategia condivisa e ragionata di corretto utilizzo delle risorse. Bilanciata scientemente su di una organizzazione equilibrata delle necessità di cura, legate alla ospedalizzazione dedicata alle acuzie e delle prestazioni da erogare sul territorio. Il tutto in una reale capacità di presa in carico globale del paziente con una visione di multidisciplinarietà e continuità assistenziale», conclude la nota.
Pagina pubblicata il 25 febbraio 2010