Ticket sanitario per i disoccupati, ma il ministero dice: "è un refuso"
Pericolo scampato, almeno così si spera, per quanto riguarda l'esenzione dai ticket in materia sanitaria a favore dei disoccupati
Il Ministero del Lavoro ha chiarito in una nota che quanto contenuto nell'articolo 1, comma 64 del ddl lavoro (la parte relativa alla soppressione dell'esenzione del ticket sanitario per i disoccupati) è soltanto "un refuso".
Quindi l'esenzione "in favore dei disoccupati e dei loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro" sarà ripristinata con una "proposta emendativa da presentare durante l'iter parlamentare del disegno di legge di riforma del mercato del lavoro".
Si è trattato quindi di un banale errore tecnico, una distrazione ma, dopo le boutade del ministro Fornero sulle "paccate di miliardi" che non dà e le caramelle che non intende distribuire, in molti hanno alzato gli scudi, come Vera Lamonica della Cgil, al grido di "un'accettabile quanto incomprensibile ingiustizia".
A difesa dell'esenzione molti tamburi di guerra avevano già cominciato a suonare. Rita Ghedini (PD) aveva già annunciato un emendamento.
Le aveva fatto eco il deputato Idv Pierfelice Zazzera che aveva definito "vergognosa" la decisione del governo.
Ma alla fine, sembra, che tutto sia stato chiarito con la nota del ministero e le polemiche sembrano sopirsi.
Certo, in questo momento di crisi anche un banale refuso non riesce ad essere a favore dei più deboli.
20 aprile 2012