Decreto sanità, cosa cambia per i medici
Il decreto, firmato da Napolitano, sarà inviato alle Camere per l'approvazione. Balduzzi per il momento supera questa prima fase, ma la strada è ancora in salita.
Camera e Senato dovranno infatti approvare il testo, ma dalla maggioranza che sostiene il governo Monti arrivano critiche trasversali, molte delle quali già espresse dalle Regioni che hanno manifestato una decisa opposizione.
Si vedrà come andrà a finire, anche se Balduzzi ha già annunciato la sua disponibilità per eventuali emendamenti migliorativi. Le novità previste dal decreto sono diverse, vediamone alcune.
In sintesi, per i medici ci sono novità che riguardano la tracciabilità dei pagamenti, l'intramoenia e la responsabilità professionale.
In merito ai pagamenti il sistema prevede che questi siano sempre tracciabili. Quindi, carte di credito, bancomat, assegni e bonifici per tutte le prestazioni in intramoenia, sia che si tratti di visite, esami o interventi chirurgici.
Quindi la norma riguarda tutti i medici del Servizio Sanitario Nazionale che svolgono la professione privata utilizzando le strutture del SSN, anche quelle convenzionate.
Per questo tipo di prestazioni la norma si applica anche per importi inferiori ai 1000 euro.
Per quanto riguarda l'intramoenia, a cambiare sono le regole relative ai luoghi dove è permesso di esercitare la professione. Termina il regime transitorio e saranno fissate regole precise, per cui entro la data del 30 novembre le Regioni dovranno portare a termine una ricognizione sugli spazi disponibili da dedicare all'intramoenia.
Salvo modifiche, la professione in intramoenia potrà essere esercitata soltanto nelle strutture ospedaliere o delle Asl, le aziende ospedaliere universitarie, l'istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari.
Per eventuali spazi esterni, l'ospedale con l'ente pubblico deve avere provveduto ad una specifica convenzione.
È possibile anche negli studi privati dei medici purché attrezzati per il collegamento in rete. Entro il 30 aprile del corrente anno il medico dovrà effettuare il collegamento a proprie spese.
Modifiche sostanziali per quanto riguarda la responsabilità professionale del medico. Sotto il punto di vista legale, nel caso di colpa lieve del professionista sanitario, il giudice terrà conto dell'osservanza delle linee guida e delle buone pratiche della comunità scientifica nazionale e internazionale.
Inoltre vengono disciplinati le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei contratti. È prevista la copertura assicurativa con un fondo ad hoc per alcune categorie di rischio professionale.
Il Fondo, per il quale dovrà essere determinato il soggetto gestore, sarà finanziato dal contributo dei professionisti che ne facciano richiesta e da un ulteriore contributo a carico delle imprese assicuratrici determinato in misura percentuale ai premi incassati nel precedente esercizio, e comunque non superiore al 4 per cento del premio stesso.
Questo è un argomento importante per i medici, considerato il boom di cause legali intentate dai pazienti.
Infine, il risarcimento del danno biologico sarà stabilito in base alle tabelle della legge 209/2005.
14 settembre 2012