Disabili gravissimi: terzo giorno di sciopero della fame, il governo tace
Lo sciopero della fame dei disabili gravi e gravissimi continua. Siamo al terzo giorno ma il governo non si fa sentire. Sono una cinquantina, tra cui anche alcuni malati di Sla.
Il Comitato 16 novembre onlus lo ha indetto per richiamare l'attenzione del governo affinché vari il Piano nazionale per l'autosufficienza e destini finalmente le risorse che dovevano arrivare grazie alla legge sulla spending review.
''Abbiamo ricevuto moltissime adesione di malati - spiega Mariangela Lamanna del Comitato 16 novembre onlus - di associazioni e movimenti, nel silenzio più assoluto del nostro governo".
La richiesta che viene ribadita è quello di un incontro con i tre ministri competenti della materia, Balduzzi, Grilli e Fornero. L'obiettivo è quello di ottenere "un'assistenza degna di questo nome".
In gioco c'è una parte dei 658 milioni dell'art.23, comma 8 che arrivano dalla spending review e che il governo aveva promesso di destinare ai disabili gravi e gravissimi.
"Ma ad oggi vi è la mancanza assoluta di un piano organico per la non autosufficienza: si continua a procrastinare il diritto all'assistenza e si continua a giocare a rimpiattino sulla pelle dei disabili gravi e gravissimi", così spiega in una nota Giovanni Longo, presidente dell'associazione "Viva la Vita onlus Puglia", malato di Sla e tra i 50 che stanno portanto avanti lo sciopero della fame.
Nel frattempo le condizioni di salute dei scioperanti iniziano a destare preoccupazione. Lamanna ha spiegato che la riduzione dell'alimentazione, anche se graduale, abbassa i livelli della glicemia con il rischio di "gravi scompensi".
Le voci di solidarietà sono tante e gli stessi malati promettono di dare battaglia partecipando al corteo del No Monti day che si svolgerà il 27 ottobre, chi in carrozzella e chi in ambulanza.
In argomento:
Malati di Sla, inizia lo sciopero della fame contro il governo
23 ottobre 2012