Sanità, Ania: 80% delle denunce ottengono il risarcimento
Dati preoccupanti dell'Ania, l'Associazione Italiana delle imprese assicuratrici. In sanità, i costi non solo aumentano per le compagnie ma anche per gli ospedali, le Asl e le cliniche che vedono il premio delle polizze lievitare a causa dei risarcimenti che otto volte su dieci vengono riconosciuti alle vittime di errori.
I premi delle polizze schizzano alle stelle, Asl, cliniche e ospedali disdicono i contratti assicurativi, cresce la medicina difensiva. Questa è in sintesi la situazione allarmante della situazione presentata dall'Ania alla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e disavanzi sanitari.
Nell'80% dei casi le vittime di errori o di malpractice ottengono un indennizzo. Se questo è un dato positivo per chi ha subito un danno, al tempo stesso è un problema per gli ospedali e le cliniche che si vedono aumentare i costi delle polizze.
Nel 2011 il 15% delle polizze assicurative stipulate dalle strutture - le Asl, gli ospedali e le cliniche - è stato disdetto. Il 10% su decisione delle strutture sanitarie che hanno ritenuto troppo alto il premio, per il restante 5% è stata invece la compagnia assicuratrice a non rinnovare il contratto.
Il numero delle denunce con richiesta di indennizzo è in aumento, nel 2009 il costo delle polizze era di 489 milioni di euro, nel 2010 si è avvicinato al mezzo miliardo. Il rapporto presentato dall'Ania rivela un aumento fino al raddoppio della stima dei costi dei rimborsi negli anni.
Così le Asl rinunciano alle assicurazioni e le compagnie disdicono i contratti quando ritengono che il sistema di prevenzione della struttura non sia efficiente.
Anche le polizze stipulate dai medici hanno raggiunto un costo fino a poco tempo fa impensabile, il premio oscilla ormai tra i 15 mila e i 20 mila euro l'anno.
Antonio Palagiano, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e disavanzi sanitari, ha spiegato che "I massimali previsti dalle polizze, però, non saranno sufficienti ad indennizzare le vittime di errore sanitario quando la causa arriverà a sentenza definitiva. Questo è anche dovuto ad una vera e propria esplosione delle denunce, cui stiamo assistendo negli ultimi anni e che si traducono in una spesa abnorme per l'interno servizio sanitario nazionale".
Secondo il rapporto dell'Ania le denunce di sinistri sono passate da 9.567 nel 1994 a 33.682 nel 2010 e 21.353 di questi si sono verificati nel 2010 all'interno di una struttura sanitaria.
La situazione può generare alla fine anche un possibile rischio per i pazienti. I medici, costretti a difendersi da possibili cause, tentano di contenere il fenomeno ricorrendo a quella che si definisce "medicina difensiva". Vengono prescritti esami inutili, se non dannosi, che mettono al riparo il sanitario da eventuali responsabilità civili.
Proprio perché il fenomeno genera costi altissimi per le casse dello Stato, il governo si è occupato della questione. Infatti il dl Sanità approvato recentemente dal Senato ha depenalizzato la "colpa lieve" nel caso in cui il medico abbia seguito le linee guida internazionali.
E' prevista inoltre la istituzione di un fondo ad hoc che garantirà la copertura assicurativa per i medici e per chi svolge professioni sanitarie.
2 novembre 2012