Il Ministro Livia Turco e i fondi alle Regioni
"O tutte le Regioni diventano capaci di spendere in tempo utile le risorse messe loro a disposizione, o non ha senso fare una battaglia per consentire loro maggiori finanziamenti".
Così il ministro della Salute Livia Turco intervenuta ieri mattina al convegno 'Ricerca e innovazione in sanità ' organizzato dai Democratici di Sinistra a Roma.
"Bisogna coniugare efficienza, equità e universalità del Servizio sanitario nazionale. E' necessario dotarsi - dice il ministro - di un'idea guida che sia quella di dare al Ssn la missione della qualità e della sicurezza delle cure". Per raggiungere questo obiettivo, secondo il ministro della Salute, è necessario coordinare l'azione del Governo che "è molto complessa e va ridefinita in base al titolo V della Costituzione". Non solo, secondo Livia Turco "ogni singolo atto deve essere collocato entro un progetto che è appunto quello della qualità e della sicurezza delle cure che si attua attraverso scelte di valore, politiche e tecniche". Il ministro della Salute elenca i passi decisivi per raggiungere questo obiettivo, primo fra tutti "l'autonomia e la responsabilità di chi opera nel Ssn. Dobbiamo ricostruire - incalza - la catena delle responsabilità altrimenti, come pensate che si possa risolvere una situazione come quella del Policlinico Umberto I di Roma. Non bastano più risorse".
Altro nodo fondamentale è quello della "promozione del merito. Dobbiamo fare - continua Turco - una battaglia e decidere di far prevalere la buona politica e la capacità di riprogrammazione che alcune Regioni hanno già esercitato". Un'altra delle scelte obbligatorie, per il ministro, è quella della unitarietà del sistema sanitario nazionale "non solo dei Lea". A questo proposito Livia Turco polemizza a distanza con il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Non può farci credere che il Ssn funzioni trainato solo dal 50 per cento delle regioni virtuose".
Pagina pubblicata il 05 aprile 2007