Medici, comuni e Asl 'in campo' contro rischi afa
Anche quest'anno per combattere le ondate di afa 'scendono in campo' i Comuni, le Asl e i medici di famiglia. Per tutta l'estate, che si preannuncia 'bollente', una capillare azione di monitoraggio, promossa dal ministero della Salute, in collaborazione con i Comuni, le Asl e i medici di base, cercherà infatti di 'scovare' in anticipo i soggetti più a rischio: malati cronici, cardiopatici e anziani.
Un'azione di prevenzione che, come spiega Claudio Cricelli, presidente della Simg (Società italiana medicina generale), "l'anno scorso ha permesso di individuare e sorvegliare circa 30 soggetti a rischio per ogni camice bianco".
"Grazie a questi monitoraggi - sottolinea Cricelli all'Adnkronos salute - si cerca di ridurre al minimo le cosiddette 'brutte sorprese'".
Per proteggere le fasce più esposte ai pericoli del gran caldo è infatti necessaria la collaborazione fra tutte le componenti del territorio: medici di famiglia, Asl e Comuni, appunto. "Un esempio di quest'intesa - aggiunge il presidente Simg - è l'iniziativa messa in atto lo scorso anno da alcuni Comuni che, dietro segnalazioni delle Asl, hanno installato condizionatori d'aria a casa di malati e anziani a rischio.
Solo il Comune di Roma ne ha installati circa un migliaio". Un tema, quello dei condizionatori che riporta a galla l'appello che fece l'ex ministro della Salute Girolamo Sirchia a tutti gli anziani nella torrida estate del 2004, invitandoli a sostare in ambienti freschi, come supermercati e centri commerciali. "Quelle affermazioni di Sirchia furono duramente criticate. L'ex ministro fu anche sbeffeggiato ma seconde me - conclude Cricelli - aveva ragione".
Pagina pubblicata il 26 maggio 2007