Sanità privata, piace a under 65 e donne
Bambini e giovani adulti, soprattutto donne, in crescita più rapida al Nord-Est e al Centro.
Questo l'identikit degli italiani che ricorrono più spesso alla sanità a pagamento secondo i dati diffusi questa sera a Milano al Convegno annuale del gruppo Giovani dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata). T
ema dell'incontro l' "Analisi dei comportamenti nell'offerta ospedaliera in Italia", e obiettivo principale dei promotori quello di "sensibilizzare l'università e l'opinione pubblica sulla nostra presenza e sul lavoro che svolgiamo - spiega Fabio Miraglia, coordinatore di Aiop Giovani Area centro - Siamo un gruppo svincolato da lobby e politiche di budget, e per questo non abbiamo richieste alle Istituzioni o messaggi da lanciare". L'obiettivo è contribuire a un'analisi aggiornata della sanità italiana, "col contributo di professionisti del mondo accademico".
Al convegno milanese una 'mappa' dell'utenza privata viene tracciata in particolare da Massimo Finocchiaro Castro, dell'università degli Studi di Catania e del Department of Economics-Royal Holloway College dell'università di Londra, che sottolinea come dal 1997 al 2001 la spesa privata pro-capite degli italiani per i servizi sanitari sia aumentata del 18,7 per cento, con un incremento maggiore fra i single (21,5 per cento) e nel Nord-Est e nel Centro della penisola (17-18 per cento contro il 5 per cento delle altre aree).
Citando dati Istat, l'economista osserva che il 57 per cento delle visite specialistiche è interamente a carico dei cittadini, specie nei settori odontoatria (92 per cento), ostetricia-ginecologia (64,5 per cento), dietologia (57,1 per cento), dermatologia (52,8 per cento) e oculistica (50,7 per cento).
Pagina pubblicata il 18 maggio 2007