Fnomceo, no alla vendita nei supermercati dei farmaci con obbligo di prescrizione medica
"No alla vendita nei supermercati dei farmaci con obbligo di prescrizione medica. Rischia di svuotare ulteriormente il ruolo delle farmacie, a cui invece va ridata tutta la loro funzione per garantire, con capillarità territoriale e presenza professionale, l'erogazione delle prestazioni farmaceutiche". Ad esprimere "grande preoccupazione" per l'emendamento approvato dalla Camera, che prevede la vendita dei medicinali di classe C con ricetta in supermercati e parafarmacie è Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale ordine medici chirurghi e odontoiatri). "La farmacia - ha dichiarato Bianco nel corso della riunione del Comitato centrale della Fnomceo riunito a Roma - oltre a garantire la capillare disponibilità dei farmaci, può infatti svolgere ruoli fondamentali di consulenza e di informazione per i medici del territorio, di farmacovigilanza, di distribuzione di presidi ed ausili, di supporto alla domiciliarità e all'assistenza integrata".Ma il Comitato centrale dei medici e degli odontoiatri ha voluto chiarire, rispetto al ruolo delle farmacie, tutto il suo pensiero. Soprattutto riguardo alle recenti proposte di trasformare le farmacie in presidi polifunzionali del Ssn, autorizzati ad erogare prestazioni sanitarie di primo livello (prestazioni di telemedicina, esami di laboratorio). "Così facendo - ha spiegato Bianco - si rischia di attribuire al farmacista ruoli professionali impropri, ingenerando nel cittadino false sicurezze ed esponendo il professionista a gravi responsabilità legali". Secondo il presidente della Fnomceo "trasformare il farmacista in un medico improvvisato o in un venditore di prestazioni sanitarie metterebbe a rischio la sicurezza dei cittadini".
Pagina pubblicata il 04 giugno 2007