Aborto. Esperienze di interruzione di gravidanza
Aborto. Esperienze di interruzione di gravidanza Roma, 9/9/02. Cara Elisabetta, gentile staff del web vitadidonna, sperando di dare notizie utili, riporto brevemente alcune informazioni sulla mia esperienza di aborto a seguito di un'infezione da citomegalovirus.
ANALISI DI LABORATORIO
Alla quinta settimana di gravidanza, effettuate le prime analisi del sangue, apprendo di avere un'infezione da CMV (IgG e IgM entrambe positive con metodica MEIA). Le analisi sono effettuate dal Laboratorio centralizzato Della Vittoria ASL RM/E e, come credo sia prassi, ricevo il referto senza nessuna segnalazione aggiuntiva di questa positività' e nessuna indicazione su dove rivolgermi per ulteriori indagini prenatali. Ricordo invece come all'ospedale Regina Margherita di viale Trastevere avessi ricevuto, in occasione della mia prima gravidanza nel 1999 e ritirando i test per il citomegalovirus e la toxoplasmosi, un ciclostile sulle buone norme igieniche da tenere in gravidanza per scongiurare tali infezioni.
ISTITUTO SPALLANZANI
Indirizzata da te, mi presento "all'avventura con le analisi in mano" digiuna allo Spallanzani al Centro Perinatale. L'esperienza e' stata molto positiva: massima disponibilita' dell'infermiera che mi ha accolto e del dottore credo a capo della struttura, il dottor Anzidei, che mi ha visitato (visita prenatale epatoinfettivologica) in un giorno non di visita e mi ha compilato le impegnative per eseguire il giorno stesso gli ulteriori accertamenti: esami con metodo ELFA su IgG e IgM del CMV su sangue, test di avidita' IgG, esame delle urine PCR-CMV (test eseguito utilizzando primers verso l'esone 4 del gene IE1 del CMV), CMV IgM Immunoblot. Aggiornamento maggio 2022: Il dott. Anzidei è andato in pensione e le modalità del servizio non sono più le stesse.
DIAGNOSI DI INFEZIONE PRIMARIA DA CMV
Dopo una settimana (forse avendo dato tutte le analisi valori positivi), ho ricevuto una telefonata (anzi due: segreteria + sveglia l'indomani presto) dal Centro che mi invitava per il giorno dopo a una visita con il dottor Anzidei. Ho avuto dunque una lettura delle analisi, commentata e spiegata. Confermando un'infezione da citomegalovirus primaria in corso, sono stata indirizzata al Centro di Diagnosi Prenatale dell'ex Clinica Sant'Anna di via Garigliano (ASL RM/A), tel. 06/8551642, dalle ginecologhe Mattei o Boccolini, dove non mi sono mai recata avendo deciso per un'interruzione di gravidanza. L'impressione generale della struttura e delle persone dello Spallanzani e' stata piu' che ottima.
CONSULTORIO FAMILIARE ASL RM/E e OSPEDALE SANTO SPIRITO
via Angelo Emo 13 tel. 06.68.35.44.03/5/6/9 Eccomi dunque per la trafila burocratica. Non so se sia dovuto al periodo (ormai erano gli ultimi giorni di luglio) o perche' il quartiere non e' proprio popolare, ma tutto e' stato veloce e senza code. Appuntamento per la visita ginecologica preso al telefono il giovedì' pomeriggio e dato per il lunedì' mattina (anche perché' mi mancava l'esame del betaHCG... altrimenti sarebbe stato venerdi). Il giorno stesso (imploravo per un intervento immediato dato che stavo malissimo con le nausee e avevo un bambino di due anni che non mi vedeva ormai da 10 giorni) mi hanno fissato l'intervento per il lunedi' successivo, esattamente 7 giorni dopo per rispettare il termine di legge dei 7 giorni di ripensamento. Il giorno dopo ero gia' in preospedalizzazione al Santo Spirito per ulteriori analisi in vista dell'intervento. Il venerdi' vedevo l'anestesista con i referti delle ultime analisi e l'elettrocardiogramma. L'accoglienza alla preospedalizzazione e' stata ottima, personale cordiale e prodigo di informazioni e consigli.
GIORNO DELL'INTERVENTO
Un disastro. Il ginecologo, dott. omissis (uno che puzza di sudore alle 8 del mattino da appestare una stanza con finestre aperte) per quanto cordiale e attento nell'"anamnesi" - non sapeva fare un'ecografia! (Non sono un tecnico, ma comunque le schermate stampate erano fuori quadro e tagliate...), non pulisce dal gel utilizzato per un'altra persona la "pistola" della macchina per le ecografie prima di usarla su di me, mi visita rudemente senza nemmeno curarsi di lubrificare con acqua o con un gel le dita.
MORALE: non sa se si tratta di una gravidanza extra-uterina (ovviamente ci mancava solo questo! dato che si prevede un altro tipo di intervento e il ricovero non in day-hospital). Morale: mi ritrovo per due ore senza aver mangiato e bevuto in attesa, in corridoio, di un medico che confermasse la diagnosi. La persona comunque era estranea alla struttura (credo almeno, le infermiere e i dottori non ricordavano il suo nome) e sbeffeggiata (il secondo ginecologo che ha effettuato una seconda ecografia diciamo che se la divertiva a non confermare la mia gravidanza extra-uterina). Il dottor omissis mi opera. Per fortuna che ero addormentata!
Si cura di presentarsi prima della dimissione per dirmi che il mio collo dell'utero era in pessimo stato, mi consiglia la pillola contraccettiva (senza pero' prescrivermela), una cura antibiotica (senza vedere che la avevo gia' fatta preventivamente), un pap test. L'intervento comunque penso sia stato ben eseguito, non avendo avuto problemi post-operatori di sorta. Ringrazio per il vostro servizio e per avermi ascoltato Buon lavoro V.N. Padova, 8/11/02 Ciao! Mi chiamo S....., ho 23 anni.
Qualche settimana fa ho scoperto di essere incinta. E' stata una sorpresa e mi son ritrovata combattuta: da un lato sentivo il desiderio di tenermi il mio bambino, dall'altro avevo una grande paura di non essere all'altezza del difficile ruolo di mamma... La paura ha prevalso, non vorrei mai che mio figlio crescesse e poi mi dicesse che sono stata una pessima madre (in questo momento nella mia vita non ci sono punti fermi...). Ho deciso quindi di abortire. E dopo questa decisione sofferta, scopro che la legge e le strutture sanitarie non mi vengono incontro x niente. Dopo aver fatto esami del sangue e ecografia, vado nel consultorio della mia zona (che tra l'altro x la mia zona c'è solo al Lunedì mattina, perchè in realtà è il consultorio di un'altro quartiere di Padova): mi dicono che devo solo farmi fare un certificato per la IVG, mi dicono che può farmelo un medico qualunque.
Vado quindi dalla mia dottoressa di base, le chiedo di farmi tale certificato. Lei mi dice che non sa nemmeno cosa sia questo certificato e che di solito fa l'impegnativa per una visita ginecologica x IVG, impegnativa con la quale bisogna presentarsi in ospedale (a Padova) e lì poi fanno tutto. Peccato che in ospedale il primo appuntamento x la consegna di tale certificato, con seguente colloquio, sia al 25 Novembre. Allora decido di telefonare alla mia ginecologa: e cosa scopro??
Che lei il certificato me lo fa, ma prima deve farmi una visita ginecologica (naturalemente su appuntamento), perchè lei non si fida di esami del sangue ed ecografia da me regolarmente fatti. Il mio dubbio è: perchè nessuno mi dice le cose in modo coerente?perchè al consultorio mi hanno detto che ecografia e esami del sangue erano sufficienti x farmi fare il certificato?? Esasperata vado in un altro ospedale (a Piove di Sacco): mi presento con la mia bella impegnativa, ma anche lì si va solo x appuntamento: come se una, x abortire, avesse un sacco di tempo!! Mi dicono di rivolgermi al consultorio della zona, ci vado, e scopro che è aperto tre giorni su sei... chi ha bisogno di aiuto può aspettare...
Alla fine torno al consultorio della mia zona e ottengo di avere un mio spazio (ovviamente al Lunedì mattina!), senza appuntamento, x farmi fare questo certificato.Spero vada bene.Nell'evenienza ho anche preso appuntamento dalla ginecologa... qui non si sa mai. Naturalmente so che dopo la consegna del certificato, la legge si prende altri 7 giorni della tua vita, x lasciarti pensare... come se una prendesse questa decisione alla leggera! E so anche che un medico, se obiettore, si può rifiutare di farti il certificato... ma chi è lui x decidere della tua vita?! Eppoi ho pensato: e se una non ha i soldi che ho io (perchè ho trovato persone che mi aiutavano, essendo io una studentessa), che fa?
Aspetta i tempi delle strutture pubbliche?! Non so come andrà a finire. So solo che sono già esasperata x la poca chiarezza e x l'inutilità di tanta burocrazia... Ma so anche che non mi stupirò più se sentirò parlare di aborti clandestini o di decotti di alloro o di bambini appena nati gettati nei cassonetti. Forse sono drastica in quello che dico, ma quest'esperienza non mi ha certo aiutato a vivere al meglio la mia scelta. Spero che a molte altre donne sia andata meglio...
Hai abortito? Non puoi stare al pronto soccorso ginecologico