Aborto terapeutico
A causa di una grave displasia scheletrica fetale, dovrò decidere nella prossime ore, se interrompere o meno la gravidanza. Sono alla settimana 21+2, e mi resta pochissimo tempo, dopo dovrò fare un aborto terapeutico.
Vi chiedo alcune cose: suggerirmi una struttura presso la quale poter avere tutta l'assistenza necessaria del caso (senza essere trattata come un peccatrice o una cattiva persona, ma come una donna che desidera dal profondo essere madre e, se si trova a decidere di interrompere la gravidanza, lo fa perchè il suo bambino non avrà una vita accettabile).
E dove è possibile praticare l'interruzione farmacologica (strutture sia pubbliche che private).
Quali sono gli ospedali o le cliniche europee in cui è possibile interrompere la gravidanza dopo la 22esima settimana.
Questo Stato ipocrita garantisce il diritto alla nascita, come dicono loro, ma non quello alla vita: se un bimbo nasce con problemi gravi, deve "arrangiarsi" o "sperare" di esser nato in una famiglia miliardaria che può permettersi le cure necessarie e uno stile di vita che dia il piccolo almeno l'illusione di avere le stesse opportunità di un bimbo sano.
Come tutte le donne nella mia condizione, vivo un incubo e vorrei potere affrontare questo dramma nel modo che mi lasci ferite meno profonde possibile, almeno dal punto di vista fisico.
Per le ferite dell'anima non esiste placebo o rimedio. Basteranno quelle a tormentarmi per la vita. Vi sono profondamente grata se vorrete rispondermi e aiutarmi.
Io sono di xxxxxxx ma abito a xxxxxx e sono disposta ad andare ovunque mi sia garantito il diritto a vivere ll dolore infinito che una donna prova in questo frangente, nella condizione pià dignitosa, umana e medicalmente competente possibile.
In xxxxxx, in altre regioni, In Italia o all'estero.
In ogni ospedale dovrebbe esserci uno sportello che ti sostiene e ti orienta in questi casi. Ma, come sapete, nella migliore delle ipotesi, ti vengono date informazioni a mezza bocca, tra il detto e non detto, come se fossi una criminale o comunque una persona che non sta facendo una cosa edificante.
E così il dolore si fa, se possibile, più insopportabile e mentre devi tenerti in piedi e non cedere al tentativo di lasciarti tu stessa morire, devi anche pensare a trovare una strada e una struttura che possano aiutarti.
Perdonatemi per lo sfogo. In attesa della vostra risposta vi ringrazio, fin da ora, per essere una voce in un mare di silenzi.
Risposta:
Carissima, qui puoi trovare gli ospedali in italia che forniscono la pillola abortiva Ru486.
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22 giugno 2013