Il mercato del lavoro: socio di cooperativa
In parallelo al Protocollo del 23 luglio, è stato sottoscritto un testo specifico con le centrali cooperative, finalizzato, tra l'altro, al rafforzamento della lotta alla "cooperazione spuria" e al contestuale rafforzamento delle tutele dei lavoratori soci di cooperativa.
Si sta dando vita agli Osservatori territoriali, con l'obiettivo di diffondere sedi di monitoraggio sull'attività cooperativa, per di stinguere nettamente la cooperazione genuina da quella spuria e truffaldina, e di contribuire così, nell'ambito del più complessivo ragionamento sulle esternalizzazioni, alla lotta contro quelle che hanno il solo scopo della riduzione dei costi, quando non addirittura la violazione delle norme inderogabili.
Parallelamente, le parti hanno convenuto di inasprire l'azione contro i "contratti pirata" firmati da organizzazioni non rappresentative della cooperazione e dei lavoratori, e di rafforzare il controllo sulle cooperative nell'ambito delle politiche di trasparenza negli appalti e nelle concessioni pubbliche.
Un primo risultato di questo impegno è l'obbligo per la cooperativa, in caso di più contratti collettivi di lavoro utilizzabili (ad esempio da una parte quello firmato da Cgil-Cisl-Uil e dall'altra il "contratto pirata") di applicare ai propri soci un trattamento economico e normativo non inferiore a quanto stabilito dal CCNL sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, ossia con maggior numero di iscritti, maggiore diffusione territoriale e più estesa attività contrattuale e vertenziale.
Riforma del Tfr: come cambia?
Pagina aggiornata il 21 aprile 2008