Testamento biologico, appuntamento in piazza.
Sabato 21 febbraio, a partire dalle ore 15, nell'elegante salotto di Roma, piazza Farnese, avrà luogo la manifestazione 'Si alla vita, no alla tortura di stato', promossa da alcuni illustri studiosi e dalla rivista Micro Mega, tra questi.: Stefano Rodotà. Flores D'Arcais, Patrizia Carlassarre, Umberto Eco, Gilda Ferrando, Paolo Zatti.
Oltre cento i professori universitari di diritto, che hanno aderito, da tutta Italia, all'appello da cui prende spunto l'iniziativa (www.micromega.it). L'obiettivo è quello di dire no alla proposta di legge della Maggioranza sul testamento biologicio, ancora in discussione in commissione Igiene e Sanità, che arriverà in aula, al Senato, il 5 marzo.
L'occasione è ghiotta per ripristinare una sana comunicazione ed uno spazio informativo 'democratico' e libero, in cui dire, a chiarissime lettere, qual è il rischio che tutti i cittadini, anche quelli di centro destra, stanno correndo: la fine della libertà personale e dell'autodeterminazione sul proprio corpo.
Ne sono convinti gli organizzatori, che stanno ricevendo sostegno da singoli, studiosi ed associazioni laiche e di credenti, come: Liberauscita,Critica liberale, Luca Coscioni, Micro Mega nonché da Altrachiesa, (le comunità cristiane di base contro Bagnasco), e da oltre venti sacerdoti cattolici (don Franco Barbero di Pinerolo, don Vitaliano della Sala di Avellino,don Paolo Farinella di Genova e tanti altri..)
Meglio nessuna legge che una legge liberticida ed anticostituzionale' Questo il punto politico di discussione più caldo degli ultimi giorni, da quando, dal palco del teatro Eliseo di Roma, il senatore Ignazio Marino (PD) ha prospettato il referendum qualora il testo attuale, del senatore Calabrò (pdl), arrivasse 'blindato' alla Camera dei deputati. Lo strumento referendario, però, presenta alcune difficoltà: Da qualche anno è sembrata un'arma spuntata, a causa dell'impari accesso ai mezzi di informazione, all'intromissione della chiesa cattolica nelle campagne di informazione sulle questioni eticamente sensibili, di per sé difficili da illustrare.
Ne è convinto anche il noto oncologo ed ex ministro, oggi senatore, Umberto Veronesi, che con un intervento commosso e ben argomentato è intervenuto in Senato per scongiurare una chiusura politica su di un tema così importante per il futuro e la dignità di ogni cittadino. Tuttavia, la rappresentazione semplicistica di un conflitto laici-cattolici sembrerebbe falsata, quanto abusata nel dibattito pubblico. Infatti, non centrerebbe il cuore della questione.
La chiusura su di una discussione vera sulle migliori regole in materia di testamento biologico (o direttive anticipate) appare più il frutto di un incontro tra poteri (alcune gerarchie vaticane e il potere di chi governa oggi o di chi governava ieri) per spartirsi altro, piuttosto che una questione morale in senso stretto dei credenti. La qualità e la varietà culturale delle firme in calce all'appello, sul sito di www.micromega.it, lo confermerebbero.
Monica Soldano
Pagina pubblicata il 19 febbraio 2009