Una legge chiara sul Testamento Biologico
Una legge chiara con paletti precisi, piuttosto che un provvedimento poco trasparente "che lasci spazio a interpretazioni, da parte della magistratura, in chiave eutanasica".
E' quanto chiede la senatrice Pdl Laura Bianconi, sul testo sul tema del fine vita in discussione in commissione Sanità del Senato.
"Ribadisco - sottolinea la vicepresidente dei senatori del Pdl - che occorre prima di tutto che non si parli di testamento biologico perché tale terminologia, nella mentalità comune, è legata alle disposizioni post-morte dei propri beni che ognuno di noi può fare". Il testo in discussione in Commissione "è nato con il preciso scopo di garantire - scrive in una nota Laura Bianconi - il principio della indisponibilità della vita umana su cui, da sempre, si fonda tutta la struttura della nostra società e la nostra cultura. Per questo - insiste - non può essere modificato in una disposizione normativa che tratti la vita umana al pari di un bene materiale.
Purtroppo l'apertura alle dichiarazioni anticipate di trattamento agevola, comunque, all'abbandono del paziente e, quindi, a un presunto diritto alla morte. Per questo presenterò alcuni emendamenti che andranno a rafforzare il concetto che idratazione, alimentazione e ventilazione non possono mai essere sospese, così come la necessità che ogni decisione in merito ai trattamenti sanitari il paziente, anche in conseguenza dei progressi tecnico scientifici, la può prendere in un preciso rapporto di alleanza terapeutica con il proprio medico".
Quanto alla possibilità, avanzata da alcuni senatori del Pd capeggiati da Ignazio Marino, di raccogliere firme per un referendum abrogativo della futura legge, "l'intimidazione - ha sottolineato Bianconi in Commissione - di mobilitare il popolo del referendum non ci spaventa, la stessa condotta è stata usata a suo tempo con la legge 194 sull'aborto.
Consiglio sinceramente al senatore Marino e altri di lasciare lavorare il Parlamento senza utilizzare lo strumento della strumentalizzazione di piazza per convincere alcuni onorevoli a seguire la deriva verso l'eutanasia".
Pagina pubblicata il 17 febbraio 2009