Più donne al vertice
Sono ancora poche le donne ai vertici della sanità italiana. Ma la loro presenza è un fattore di qualità.
Ne è convinta il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini che lancia un appello ai manager delle aziende sanitarie perché "colgano la qualità già presente nelle loro strutture e perché diano alle donne l'opportunità di dimostrare quello che valgono"
Occasione per parlare della sanità al femminile è stata l'assegnazione, ieri a Roma, dei 'bollini rosa' agli ospedali 'a misura di donna', assegnati dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), alle strutture particolarmente attente al mondo femminile, dalle pazienti alle operatrici. "Nelle nostre università - ha detto Martini - si registrano risultati 'in rosa' eccellenti.
E avremo, nel prossimo futuro, una grande offerta di medici donna di grande qualità. Culturalmente ci sarà, dunque, un'onda positiva di donne inserita nel nostro servizio sanitario, anche probabilmente in figure di alto rilievo".
Per quanto riguarda gli infermieri già "oggi la stragrande maggioranza è donna" e prevedibilmente crescerà anche la loro incisività ai livelli dirigenziali. "E' necessario, dunque - ha aggiunto Martini - che i direttori generali diano più occasioni alle donne", per quanto riguarda la 'guida' delle strutture.
Dal punto di vista delle pazienti, invece, "il servizio sanitario deve aumentare la sua capacità di sostenere le donne con particolari difficoltà: con patologie gravi, a fine vita e disabili. Sotto questa lente di ingrandimento ci sarà una nuova sfida da raccogliere".
Pagina pubblicata il 02 luglio 2008