Esami e sanità: cosa, come e quando
Allora, discorso complicato. Noi tutti siamo arrabbiati per via delle liste d'attesa. Noi tutti vorremmo fare domattina una radiografia, una TAC, un'ecografia, una risonanza.
Purtroppo trasformare la sanità in un esamificio a caso favorisce solo il privato convenzionato che non vede l'ora di eseguire queste migliaia di esami che verranno inviati in telemedicina in paesi in cui i radiologi non costano niente (l’India, per esempio) e torneranno per via informatica senza che il medico che li ha eseguiti sappia nulla del perché e del percome vengono fatti, dei precedenti, della loro utilità per le decisioni future.
Quello che si dovrebbe fare, e che alla fine ahimè non si fa, è chiedere che ogni servizio sanitario che si occupa di diagnosi e cura fornisca gli esami relativi al percorso. Che sia vietato mandare fuori per un accertamento come è previsto nei percorsi virtuosi dello screening e nelle breast unit.
Ho visto cose che voi umani..
Ho visto servizi di patologia ostetrica, peraltro rinomati, mettere in mano a gestanti con feti piccoli per l'età gestazionale richieste per "ecografia di controllo accrescimento" che queste donne avrebbero dovuto fare nonsisadove nonsisaconchi nonsisaquando.
Ho visto mammografie con sospetto nonsisacosa mandare a ecografia nonsisadove e alla fine andare in intramoenia per non sapere dove sbattere la testa.
Ho visto risonanze magnetiche per dolori lombari che rimanevano identici a prima di eseguirle senza nessun percorso diagnostico terapeutico per le lombalgie che invece migliorano solo con un approccio integrato.
Ho visto donne con menorragie (mestruazioni abbondanti) fare ecografie dubbie, essere rimandate indietro dal medico, pagare di nuovo la visita, o il ticket e ricevere richieste di terapie che nonsisadovesifanno o di dispositivi che costano centinaia di euro che nonsisachitelomette senza pagare.
La sanità potrebbe essere salvata obbligando i presidi a rispondere alle domande come quelle dei giornalisti: What (Che cosa), Who (Chi), Where (Dove), When (Quando), Why (Perché).. e in aggiunta"e adesso cosa si fa” e di nuovo, chi, dove, quando e perché.
La grandissima diffusione degli esami a caso, in un convenzionato a caso, che magari manda a fare un approfondimento a caso in uno che conosce bene e che glieli rimanda il più delle volte, danneggia pazienti sani e sottostima pazienti malati.
Ma come dice un amico mio "magno tranquillo”.
P.S.
Ah! scusate, oggi mi gira così. Quando leggete sulla pubblicità delle grandi cliniche private che fanno la chirurgia robotica tenete sempre a mente che:
- delle volte è meglio la chirurgia tradizionale, soprattutto se il chirurgo è esperto in tradizionale;
- è sempre sempre sempre meglio un chirurgo esperto in tradizionale che uno nuovo che si fregia di una nuova tecnologia nella quale non ha pratica. Domanda classica "quanti ne ha fatti da secondo? e quanti da primo?”. Tutte e due le risposte sono importanti;
- non basta che la macchina sia meravigliosa e il chirurgo espertissimo, tutto il personale deve essere esperto, non chiamato per l'occasione, in grado di esprimere un comportamento di equipe, testato sulle emergenze.
Forse è meglio un grande ospedale.. che ne dite? Ah siete assicurati? Beh.. contenti voi.
21 ottobre 2022