Sanità, no a quella privata
Ecco una riflessione “a caldo” di Elisabetta Canitano, presidente di Vita di Donna. Sanità? Vedere per credere, leggere per sapere.
Vogliamo un esempio di attacco alla Sanità Pubblica? Eccolo.. quello di avere reso oneri deducibili per le aziende le sanità private assicurative. Con l’accordo della CGIL, coinvolta indirettamente anche in veste di assicuratore, metà dell’ultimo aumento ai metalmeccanici è andato in tasca ad Unisalute, danneggiando il servizio pubblico che non riceve il contributo relativo a quella metà che paga l’assicurazione privata.
E allora si dice che, però ti fai 4 ecografie gratis all’anno. Gratis… le hai pagate e valgono quello che valgono perché sono fonte di profitto. Poi le persone restano con questi esami fatti per pochi soldi, senza motivo, senza spiegazione, da qualcuno che viene pagato pochissimo per massimizzare il profitto dell’imprenditore.
E già, perché c’è anche questo. Non assumendo più, i medici lavorano per pochi euro in posti che li sfruttano. Magari succede quello che ho sentito l’altro giorno, di un medico che ha un altra specializzazione ma fa un’ecografia ginecologica. Perché? Perché è cosi: Antonio, le puoi fare tu queste altre 200 ecografie? Antonio le fa, ma non è il suo mestiere.. però quello è il suo posto di lavoro.
Gli infermieri vengono chiamati dalle cooperative. Nel Lazio abbiamo avuto un concorso al Sant’Andrea, finalmente tutti posti fissi! Però gli ospedali continuano a fare chiamata per gli infermieri tramite cooperativa, con il danno che conosciamo per i cittadini. Perché un infermiere di cooperativa sfruttato non potrà fare equipe nel servizio in cui viene mandato a lavorare. Oggi di qua, domani di là, quando noi sappiamo che il lavoro di equipe costruisce la competenza.
Zingaretti ha appaltato il 118 in buona parte ai privati. Come lavorano questi privati? Chi c’è sopra le ambulanze? C’è gente a chiamata, anche qui, che non fa equipe, non fa addestramento?
Poi si legge che il 118 della Regione Lazio fa l’aggiornamento per l’ecografia in ambulanza, per i medici di emergenza dell’ambulanza. Questo significa che lo fa il 118, il servizio pubblico. Questo significa che se hai la fortuna di salire su un ambulanza del 118, fra poco troverai anche qualcuno che ti fa un ecografia al volo per velocizzare i tempi. Ma se sali in un’ambulanza privata? Lo avranno fatto il corso per l’ecografia? Hanno l’ecografo sull’ambulanza? Cosa ne sappiamo?
Ci hanno talmente massacrato a noi del servizio pubblico… vorrei ricordare che Zingaretti si è andato a gemellare con Maroni qualche giorno dopo essere stato eletto per la prima volta alla guida della Regione. Vorrei ricordare che quello del Lazio non si chiama più Servizio Sanitario ma “Sistema”. Sistema vuol dire che i privati concorrono alla formazione di quello che si dà in sanità esattamente con il pubblico, che il Servizio Pubblico è uguale al privato.
Il Lazio è riuscito a superare la Lombardia con il tasso più alto di sanità privata convenzionata.
E cosa ci dice il nostro commissario ad acta nell’ultimo DCA che parla di programmazione regionale? Come alleggerirà i nostri Pronto Soccorso pubblici? Leggere per credere… ampliando i letti convenzionati nelle case di cura accreditate.
E’ sufficiente avere un proprio caro trasferito da un grande Pronto Soccorso a una casa di cura accredita - che spesso rimanda il paziente nell’ospedale pubblico dopo qualche ora perché sta male - per sapere cosa significa questo. Cosa significa costringere gli operatori del Pronto Soccorso a trasferire i pazienti in case di cura convenzionate, luoghi dove non si sa cosa c’è. Che strumenti hanno? Hanno i chirurghi? Hanno una sala operatoria pronta se il paziente si aggrava? No, lo rimandano indietro. Però la pressione è stata alleggerita, hanno fatto pubblicità, fuffa, ammuina. Così il problema si riduce… si riduce? Non non si riduce, perché i pazienti gravi ritornano indietro. Cosa significa per il 118 sentirsi richiamare dopo tre ore per lo stesso paziente?
La Sanità Pubblica è sta aggredita, ridotta all’osso e quindi, come si dice “non far funzionare il servizio pubblico, far arrabbiare la gente e poi trasferisci tutto al privato”. Poi la gente si lamenta, ma la gente lo capisce. Quando riceve una proposta di intervento chirurgico nel privato viene a chiedere nel pubblico, ma noi non sappiamo più come fare. Anche perché gli accreditati e i convenzionati non hanno una lista d’attesa inferiore al pubblico per operare, è lunga perché convenzionano solo un po’ di letti e gli altri li lasciano alla libera professione. E quindi, l’altro giorno una donna mi scrive “mi hanno proposto l’asportazione di utero e ovaie (anche se non ne aveva bisogno)”. Nel privato accreditato convenzionato "tanto buono" 6 mesi di attesa, “però venga in clinica privata e lo facciamo domani”.
Quindi non serve a niente, è completamente inutile. Si lascia alla speculazione e al guadagno.
I ricchi si curano, i poveri no.. non è vero nemmeno questo. I ricchi vengono “sfruttati” perché sono assicurati, possono pagare per interventi a volte inutili. C’è una barzelletta che dice: Qual’è il rischio maggiore per essere operato inutilmente in America? Avere una compagnia assicurativa privata che paga bene!
Non possiamo stare senza il Servizio Pubblico, senza la collettività.
Tra l’altro, l’assistenza sanitaria gratuita per i poveri è in mano religiosa. Zingaretti ha detto orgogliosamente che avrebbe dato alla Caritas più fondi. Apre il pronto soccorso del Campus Biomedico. Ultimamente, delle associazioni, fra cui la mia, hanno protestato. Al Campus Biomedico è obbligatorio essere obiettori. Ha risposto Zingaretti? No, non ha fatto un fiato. Con Zingaretti, il Policlinico Gemelli, che una volta lamentava il mancato pagamento delle prestazioni, ha smesso di lamentarsi.
Tutti i privati hanno aumentato i loro guadagni e tutti quelli che forniscono assistenza finanziata (non gratuita perché lavorano volontariamente, poi magari qualcuno lo fa) sono religiosi. E religiosi significa che non si occupano della contraccezione. Significa che quando comprano i farmaci per i poveri, non comprano i contraccettivi ormonali perché la contraccezione non è contemplata nell’assistenza caritatevole religiosa.
Noi, come Potere al Popolo, ed io come Vita di Donna che è l’associazione della Casa Internazionale delle Donne, forniamo assistenza gratuita. Abbiamo fatto un patto con la UAAR che ci ha fornito un finanziamento per acquistare le spirali da mettere gratuitamente alle donne.
Noi ci occupiamo adesso delle persone, non diciamo cosa faremo.. diciamo cosa facciamo.
Elisabetta Canitano
27 febbraio 2020