La gravidanza uccide 500mila donne l'anno
(Roma) Un drammatico bollettino di morte quello diramato il 12 giugno a Milano durante un incontro promosso da Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Fondazione Chiesi per il lancio di un progetto contro l'asfissia neonatale nelle nazioni in via di sviluppo
Ogni anno gravidanza e parto uccidono 500 mila donne nel mondo. In tutto il pianeta 4 milioni di bimbi l'anno muoiono entro il primo mese di vita e 3,3 milioni nascono morti, di cui un milione (34%) smette di respirare proprio durante il travaglio.
Senza contare l'emergenza asfissia neonatale, che ogni anno provoca il decesso di un milione di bebè e la disabilità di un altro milione, e che costringe a manovre di rianimazione il 5-10% dei nuovi nati (5-8 milioni).
Numeri da epidemia in gran parte ignorati dai Paesi ricchi? ha ricordato Ornella Lincetto, neonatologa del Dipartimento Oms Making Pregnancy Safer - che contribuiscono al drammatico 'bollettino' per un esiguo 2%: per il 98%, infatti, questi dati riguardano la metà povera del globo.
Vietato dimenticare, e' l'appello rivolto dagli esperti specie ai Paesi più fortunati come l'Italia: "Nella penisola - ha infatti riferito Virgilio Carnielli, direttore dell'Unita' intensiva neonatale dell'università di Ancona - ogni anno su mille nuovi nati ne muoiono 'solo' 4, con punte di 5-6 in alcune Regioni del Sud.
Un dato inferiore persino a quelli registrati in Usa e Regno Unito, che scende ulteriormente se si escludono i nati prematuri.
Di asfissia neonatale, infine, muore solo 0,5-1 bebe' italiano ogni mille nati". Ma la situazione resta drammatica in altri paesi.
E proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica su calamità spesso dimenticate contro cui ognuno di noi può fare invece una piccola parte, il Dipartimento di Salute Riproduttiva dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , il Ministero della Salute e IMAGINE Onlus promuovono la mostra Art For Health, che sarà inaugurata mercoledì 27 giugno alle 19.30 dalla ministra della Salute, Livia Turco e sarà visitabile fino all'11 luglio.
Si tratta un evento artistico in cui le tele di Elisabetta Farina utilizzano l'arte contemporanea per promuovere la necessità di migliorare la salute riproduttiva e sessuale delle donne. Lo scopo è sensibilizzare il maggior numero di persone sulla salute come diritto per tutti.
I quadri esposti all'Auditorium Parco della Musica, attraverso l'eredità del movimento della Pop Art, rappresentano donne di diverse origini etniche, geografiche e sociali, che lottano insieme per affrontare positivamente le circostanze avverse della vita.
L'intento comune che le muove è quello di coinvolgere chiunque le osservi a guardarle, come persone libere, coraggiose e in grado di lottare per migliorare le proprie condizioni.
IMAGINE Onlus, un'associazione nata a Roma nel 2005 su impulso di Ignazio R. Marino, mira con questa iniziativa a richiamare l'attenzione del pubblico sui progetti di cooperazione internazionale.
Pagina pubblicata il 13 giugno 2007