Psoriasici curati tardi
Sono ancora discriminati dalla società a causa della loro malattia, non sono molto soddisfatti del proprio medico, hanno ancora una scarsa informazione sulle proprie condizioni e sulle cure, e prima di arrivare a un trattamento efficace attendono in media 10 anni.Questo, in sintesi, l'identikit dei malati di psoriasi, disegnato da un'indagine condotta su oltre 23.300 pazienti in 16 Paesi, compresi i nuovi Stati dell'Est Europa. Ma in Italia i dati sono molto simili a quelli del Vecchio Continente.
Uno su tutti: nonostante la disponibilità di cure efficaci, il 30-40% dei malati riesce ad avere terapie ottimali solo dopo 10 anni di convivenza con la propria patologia. L'indagine è stata presentata in occasione del 17esimo Congresso della Società europea di dermatologia e venereologia, in corso a Parigi.
Dalla ricerca è emerso che il 76% delle persone colpite da psoriasi ha una immagine negativa di sé. Non a caso la malattia è legata a doppio filo a depressione, ansia, disturbi psicologici, ma anche fisici, a partire da artrite psoriasica, ipertensione, obesità e diabete sino al rischio di ictus e infarto. Il 60% dei pazienti dichiara di non sentirsi capito dagli altri nelle proprie sofferenze, il 68% ritiene utile avere un interlocutore con cui parlare nelle strutture sanitarie, e il 57% delle donne e il 35% degli uomini chiedono un supporto psicologico.
Quanto alla soddisfazione per le cure ricevute, per il 60% è bassa, per il 22% media, per il 18% alta. Infine, il 32% si ritiene poco o moderatamente soddisfatto del proprio medico contro un 36% che lo è molto.
Pagina pubblicata il 21 settembre 2008