La sessualità consapevole va insegnata
"In Italia bisogna mettere a punto strategie di educazione a una sessualità consapevole. Anche con l'aiuto della tecnologia. Ad esempio è ottima l'idea di utilizzare gli sms: ma per educare alla prevenzione, non per chiedere la contraccezione di emergenza".Lo afferma Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), prendendo spunto dalla sperimentazione in atto in alcune scuole inglesi, che prevede vengano fornite pillole del giorno dopo a ragazzine di 11 anni, previa richiesta via messaggino.
"Il nostro Paese - sottolinea Vittori in una nota - è certamente diverso per cultura e tradizioni dal Regno Unito, dove è in corso un vero e proprio boom di gravidanze nelle minorenni.
Ma non possiamo ignorare il campanello d'allarme di oltre 50.000 confezioni di "pillole del giorno dopo" in più vendute nell'ultimo anno: più di 370.000 in totale, il 55% delle quali utilizzate da ragazze con meno di 20 anni.
La contraccezione di emergenza è indubbiamente espressione di un disagio, a carico soprattutto delle fasce più vulnerabili della popolazione. Il segnale - spiega Vittori - di una mancata strategia preventiva di informazione ed educazione. È invece proprio questa la strada che come Sigo abbiamo deciso di percorrere, attraverso il nostro progetto 'Scegli Tu' (www.sceglitu.it) dedicato espressamente alla sessualità consapevole.
Siamo fermamente convinti - conclude Vittori - che vada studiata una via 'made in Italy' per diffondere questo messaggio con canali, linguaggi e partner adeguati alla nostra realtà: in primo luogo famiglia, scuola e Istituzioni".
Pagina pubblicata il 30 marzo 2009