Falso pediatra a Rho: l'AO, questa è truffa
Amato da genitori e bambini che lo consideravano "un pediatra bravissimo", il 'dottor' Marco Stefano Bassi, 54 anni, aveva mentito per quasi vent'anni.
Si era inventato una laurea in medicina all'università di Padova dove aveva dato appena 6 esami, si era infilato un camice bianco e lavorava dal novembre del 1990 nel Reparto di pediatria dell'ospedale di Rho.
La verità sul suo falso curriculum è emersa durante "un controllo di routine". E ora l'azienda ospedaliera 'Guido Salvini' di Garbagnate, alla quale fa capo la struttura alle porte di Milano, si definisce sgomenta. Parla di un episodio "tristissimo", anzi "una truffa" in cui "l'azienda è parte lesa".
La denuncia è partita e l'inchiesta è aperta. Ora la storia del finto dottore, "stimatissimo da tutti", è in mano alla magistratura.
A parlare è Emanuele Torreggiani, responsabile comunicazione dell'azienda ospedaliera Salvini. "L'azienda - è la dichiarazione ufficiale rilasciata ieri ai giornalisti - nell'ambito di un costante processo di riordino e revisione dei curricula del personale sanitario, ha chiesto a tutti i medici di ripresentare i documenti relativi alla loro storia accademica e lavorativa, secondo gli stilemi previsti dalla legge.
Nell'ambito di questo riordino, l'azienda esegue anche controlli a campione, incrociando i dati presentati dal personale con quelli delle realtà indicate (università, scuole di specializzazione e quant'altro)". Ed ecco la sorpresa. Inizialmente "è emerso che Bassi aveva presentato documenti non in ordine secondo le nostre richieste", sottolinea Torreggiani. Quindi "gli abbiamo chiesto di ripresentarli secondo le nostre richieste".
A questo punto "lui si è dimesso" e l'azienda, forse insospettita, ha "fatto verifiche all'università di provenienza" dichiarata nei documenti. Risulta così che questo signore non era laureato. I certificati prodotti erano falsi. Allora abbiamo sporto denuncia e querela nei suoi confronti, al Comando dei carabinieri e alla Procura della Repubblica. L'inchiesta è stata aperta e ora spetta alle autorità giudiziarie procedere.
Ma dev'essere chiaro - insiste il portavoce - che in questa vicenda l'Azienda Salvini è parte lesa". E che "ha scoperto il fatto grazie al lavoro eseguito dall'Ufficio del personale, seguendo le normative in vigore".
E' vero, ammette Torreggiani all'ADNKRONOS SALUTE, Bassi "era stimatissimo" da tutti. Ma "rimane il fatto, tristissimo, che non si può svolgere una professione senza i necessari titoli accademici. Questa è una truffa", conclude.
Pagina pubblicata il 30 settembre 2009