Idv, Ddl su biotestamento annienta dignità umana
Il testo licenziato al Senato sul biotestamento, "quello che la maggioranza ha deciso di approvare, non tiene in considerazione la dignità dell'uomo e lo costringe alla vita artificiale, a malattie più lunghe e morti più lente, privandolo del diritto dell'inviolabilità della persona sancito dalla Costituzione".
Così Antonio Palagiano e Silvana Mura, deputati dell'Italia dei valori e componenti della Commissione Affari sociali, durante il dibattito odierno sul Ddl sul fine vita che ha affrontato, tra l'altro, il tema della tutela della dignità dell'uomo, al centro di un emendamento dipietrista.
"Il fine ultimo di un uomo laico e liberale - scrivono Palagiano e Mura in una nota - è sempre e comunque la libertà: libertà di coscienza, libertà di fede, di critica ed autocritica. A tali principi dovrebbe ispirarsi uno Stato laico nel legiferare in materia di testamento biologico", sostengono.
"Se questa legge sarà così approvata - concludono i due esponenti dell'Idv - si giungerà al paradosso che in Italia sarà obbligatorio firmare il consenso informato per ricevere un trattamento sanitario ordinario mentre sarà obbligatorio ricevere, per legge, un trattamento sanitario straordinario".
Pagina pubblicata il 16 dicembre 2009