Allarme Fimp: troppo make-up per le bambine, dermatiti in aumento
Evidentemente i modelli femminili che tracimano dai programmi televisivi fanno presa sulle più piccole.
Abbandonate le bambole, le bimbe già all'età di 7-8 anni sembrano molto più propense alla cura dell'aspetto fisico con un uso probabilmente così eccessivo di cosmetici e make-up da preoccupare i pediatri italiani.
Rossetti, lucidalabbra, mascara, profumi persistenti e irritanti anche per le mucose orali, sarebbero alla base dell'aumento di dermatiti nelle bambine.
I pediatri, che si riuniranno per il VI Congresso nazionale Fimp che si terrà a Genova dal 27 al 29 settembre, segnalano il fenomeno con preoccupazione "da monitorare attentamente''.
''L'uso del make-up tra i bambini ha portato ad un'impennata delle dermatiti da contatto o allergiche, facendo registrare un +16,7% di tali patologie nella fascia di età 8-12 anni''.
Giuseppe Mele, presidente della Fimp ha spiegato che ''il trend da segnalare è che oggi i bambini sono considerati sempre più come 'giocattoli in vetrina', una spettacolarizzazione e un 'accessorio' dei desideri dei genitori''.
Bambini che "perdono identità", come una specie di "accessori viventi" placano l'ansia"della mamma che desidera abiti firmati e costosi, non potendo acquistarne per sé, li compera per i figli, che diventano una sorta di 'proiezione' dei propri desideri', dei 'mini-me'".
"Bambini e adolescenti ci guardano ammiccanti, sensuali dalle immagini pubblicitarie", dice Mele spiegando che qualcosa si è modificato nel mondo dei piccoli, qualcosa che ha travolto i modelli tipici di un'età infantile e che ne ha trasformato la loro immagine.
Conseguentemente la pubblicità ora si rivolge direttamente a loro, mentre prima il messaggio era indiretto "facendo leva sulle madri", ora ''i minori stanno diventando nuovi oggetti del marketing" e il mercato gli si rivolge in modo diretto ed esplicito.
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25 settembre 2012