Farmaci, è arrivata la ricetta con il principio attivo
Dal 15 agosto è in vigore la normativa relativa alla ricetta del Servizio Sanitario nazionale che obbliga l'indicazione del principio attivo invece del nome commerciale del farmaco.
Così, dopo la pubblicazione della norma sulla Gazzetta Ufficiale, nella ricetta bianca e rossa del SSN compilata dal medico vi dovrà comparire il nome del principio attivo del farmaco, oltre ad eventuali altri elementi che identificano la prescrizione come la forma farmaceutica e la posologia.
L'assistito potrà così presentarla al farmacista che sarà tenuto a consegnare il medicinale, che contenga il principio attivo, con il prezzo più basso.
Secondo la nuova norma introdotta con la spending review, il medico può indicare nella ricetta bianca e rossa anche il nome commerciale di un farmaco. In questo caso dovrà necessariamente specificare che il medicinale "non è sostituibile" spiegandone la motivazione con una breve nota scritta.
In questo caso il farmacista sarà tenuto a consegnare all'assistito il farmaco prescritto dal medico.
Vi è anche la possibilità, già introdotta nel gennaio scorso con il decreto "Cresci Italia", che l'assistito possa chiedere al farmacista, pur nel rispetto del principio attivo indicato dal medico, un farmaco più costoso.
In questo caso il paziente sarà tenuto a pagare la differenza tra il costo del medicinale più basso e quello richiesto.
Infine, per quanto riguarda le patologie croniche, il ministero della Salute ha fornito alcune precisazioni. La nuova normativa che prevede l'indicazione del principio attivo si applica ai pazienti che per la prima volta assumono il farmaco per una patologia cronica, ovvero un nuovo episodio di patologia non cronica.
Ciò sta a significare che nel caso di una malattia cronica già trattata con un farmaco, l'assistito potrà continuare con lo stesso medicinale anche se con costo più alto.
16 agosto 2012