Se il medico incoraggia, il placebo ha più effetto
Avere grandi aspettative aumenta la risposta al placebo negli asmatici. Lo sostiene uno studio, pubblicato su Journal of Asthma and Clinical Immunology, secondo il quale l'ottimistica rappresentazione degli effetti dell'antagonista leucotrienico montelukast, porta ad aumentata percezione del controllo dell'asma nei soggetti placebo, ma non ha beneficio aggiunto nei soggetti che assumono il farmaco.
"A conferma - sostiene il responsabile della ricerca Robert A. Wise - che il modo con il quale un medico presenta un farmaco al paziente può condizionare come si sente, persino se il farmaco non è attivo".
"Un fenomeno - aggiunge il ricercatore - già sperimentato per farmaci contro il dolore, ma mai su farmaci per l'asma". Il trial ha coinvolto 601 pazienti con scarso controllo dei sintomi, divisi in cinque gruppi: sottoposti a cure standard, a montelukast con messaggi di incoraggiamento o senza alcun messaggio e placebo con o senza incoraggiamento.
A conferma dell'effetto sulla percezione del beneficio vale che, a quattro settimane dall'inizio dello studio, non sono state riscontrate differenze nel picco di flusso espiratorio tra i soggetti sottoposti a montelukast o placebo con o senza messaggi di supporto.
Ma tra i soggetti placebo "incoraggiati" molti hanno percepito significativi progressi. In entrambi i gruppi è stato riportato un aumento dell'8%-9% dei casi di mal di testa. Un risultato associato dai ricercatori alla possibilità di questo effetto collaterale, evocata da spot televisivi visti dai partecipanti all'indagine.
(M.M.)
Journal Asthma Clin Immunology 2009; 124: 436-444
Pagina pubblicata il 08 ottobre 2009