OMS: la gravidanza e il parto non sono una malattia
Le donne hanno il diritto di scegliere. Le ostetriche protestano contro il disegno di legge in discussione al parlamento che aumenta le medicalizzazione della nascita in un paese che ha già il 37% di tagli cesarei.
L'articolo 8 del DDL in discussione dice che il responsabile della procedura clinica ostetrica e ginecologica per tutta la durata del travaglio e del parto è un medico ginecologo.
Nel resto d'Europa l'ostetrica responsabile del travaglio e del parto spontaneo
La direttiva CEE 2005/36/CE prevede il riconoscimento dell'autonomia dell'ostetrica e l'istituzione di un ricettario che le permetta di seguire la gravidanza fin dal suo inizio. Le donne hanno diritto, di avere accesso, quando lo desiderano, ad una modalità non medicalizzata di mettere al mondo i propri figli.
Hanno il diritto di scegliere se fare l'epidurale (giustamente gratuita) o di seguire un percorso naturale. L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità ) ha individuato nell'ostetrica la figura di riferimento per mantenere la madre e il/la bambino/a nella salute.
Secondo i dati OMS gli esiti per madre e figlio/a laddove l'assistenza è gestita dalle ostetriche sono migliori, con minor incidenza di tagli cesarei e migliori relazioni madre figlio/a.
Le donne devono poter scegliere se partorire in casa propria (gratuitamente) in Ospedale o in Casa maternità , come accade in tutta Europa. Obbligare la donna ad una assistenza medicalizzata limita la sua libertà di scelta.
La gravidanza e il parto non sono una malattia.
Link in argomento
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L'autonomia della professione ostetrica