Gravidanze a termine e Piano del Parto
Gravidanze a termine e Piano del Parto
Secondo il Percorso nascita del Piano Sanitario della Regione Lazio ogni Punto Nascita dovrebbe disporre di un ambulatorio per la gravidanza a termine dove venga garantita l'accoglienza delle donne con gravidanza fisiologica dalla 36a settimana. L'ambulatorio viene gestito dall'ostetrica in collaborazione con il ginecologo.
Il risultato del controllo va inserito in una cartella clinica in previsione del ricovero. Laddove il vostro Punto Nascita non la preveda, prenotare una visita per conoscere i documenti richiesti e far controllare ciò che avete eseguito è una buona pratica.
Tutte le visite in gravidanza sono esenti da ticket.
Se volete essere sottoposte a partoanalgesia, la maggior parte dei Punti Nascita chiede una visita anestesiologica fra 32 e 37 settimane, con colloquio, esecuzione di accertamenti e firma del consenso informato. Questa visita e gli esami che ne conseguono non sono esenti da ticket.
In alcuni Paesi d'Europa si è diffusa l'usanza di redigere il Piano del Parto. Questo è un documento in cui la gestante scrive che cosa desidera per il suo parto. Scrivere i propri desideri aiuta ad avvicinarsi alle proprie emozioni e ai propri bisogni.
Il Piano del Parto è uno strumento utile per capire se la struttura che abbiamo scelto è adatta a noi e può soddisfare le nostre richieste e aspettative. Può essere portato qualche giorno prima nel Punto Nascita che abbiamo scelto, o lo si può portare con sé al momento del ricovero. Oppure si può scegliere di utilizzarlo per aiutare chi ci è vicino a capire cosa desideriamo e come esserci vicino al momento del travaglio e del parto:
"Passeggiare, bere durante il travaglio, portare da casa musica, cuscini o altri oggetti che ho scelto, non stare attaccata al monitor in modo continuativo se non in caso di necessità, avere a fianco il compagno o una persona di mia scelta, essere informata e coinvolta nelle decisioni che mi riguardano (eventuale rottura del sacco amniotico, infusione di ossitocina per aumentare le contrazioni etc...), partorire in posizione diversa da quella sdraiata sul lettino se lo desidero, fare o no l'epidurale, chiedere di evitare l'episiotomia se non indispensabile, chiedere di ritardare il taglio del cordone ombelicale, se possibile, per aspettare che smetta di pulsare, poter tenere il bambino sulla pancia appena nato e per tutto il tempo di permanenza in sala parto per poter iniziare l'allattamento al seno, compatibilmente con le esigenze dei pediatri".
Questi sono solo alcuni suggerimenti. Naturalmente, se lo desideri puoi scrivere un tuo personale Piano del Parto o altri appunti in un quaderno da conservare insieme all'Agenda di Gravidanza.
Scarica il pdf dell'Agenda di Gravidanza
Per approfondire:
Il parto naturale, si può partorire naturalmente a casa?
Non partorire prima delle 39 settimane, leggi perchè
Parto naturale dopo un cesareo, come decidere
© Copyright 2012 Vita di Donna Onlus