Taglio cesareo per eseguire la sterilizzazione tubarica? Rispondi di no, ti aiutiamo noi
Vivi nel Lazio? hai avuto abbastanza figli? sei abbastanza grande? hai una malattia che sconsiglia che tu faccia dei figli del tutto o che tu ne faccia altri? Vorresti farti legare le tube per non dover combattere con la contraccezione?
Hai parlato con un ginecologo che ti ha detto "vede, è vietato, non si può, ma io, proprio perché è lei, proprio perché la capisco, perché ci conosciamo da tanti anni, mi rendo conto della situazione,le farei volentieri la sterilizzazione tubarica. Purtroppo, come le dicevo è vietato, non si può, e allora, invece del parto spontaneo facciamo un cesareo, io svelto svelto le lego le tube, non se ne accorge nessuno in sala operatoria, non lo scriviamo, e siamo contenti tutti".
Ti riconosci? Eri pronta a fare il tuo parto spontaneo, a rimetterti in piedi subito, e prendere in braccio il tuo bambino senza problemi? Solo che questo bambino non era stato proprio programmato del tutto... la pillola ti fa venire l'emicrania, la spirale l'hai espulsa, lui il preservativo non lo vuole mettere e poi... appunto, si è rotto proprio nove mesi fa.
Tu un altro figlio non lo vuoi. Ti hanno spiegato che con il problema che hai (qualunque sia) un altro figlio sarebbe una tragedia. Oppure non lo vuoi. Non lo vuoi. Non ci ripenserai, questo è sicuro. Sei grande, oppure sei malata, oppure di figli ne hai un numero (qualunque esso sia) che per te è abbastanza, ora e sempre.
Allora ne parli con il tuo ginecologo. Gli dici che vuoi eseguire una sterilizzazione tubarica. E lui, come abbiamo visto sopra, ti offre la sua collaborazione, a patto che tu faccia un cesareo con lui. In clinica o in ospedale, è lo stesso, se è in ospedale non chiede soldi per fartelo, ci mancherebbe altro..(che amico!).
Non ha colpa, poveretto, è vietato, vietatissimo. Ma davvero ? No, no, no... non è vero per niente.
Non solo non è vietato, ma è anche rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, o Regionale che lo si chiami. E' in DRG, che è la sigla dell'elenco delle prestazioni che si possono fare e mettere in conto al Sistema.
"Dal 1995, con l’introduzione del sistema DRG, è riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale l’appropriattezza dei ricoveri, sia in regime ordinario che di day surgery, per la sterilizzazione femminile ed è stabilita la valorizzazione economica del relativo rimborso (DRG 362 con codice diagnosi principale V252; procedure 5421 se via laparoscopica o 6812 se via isteroscopica e 6629 occlusione endoscopica tubarica)
Non solo, quindi, non è vietato ma è stato ritenuto legittimo dalla Corte di Cassazione.
1987 - V Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 438, n.15258/85 del Registro Generale) sentenzia che l’abrogazione dell’art.552 c.p. con la legge 194 depenalizza gli atti intesi a provocare incapacità a procreare e pertanto non si giustifica l’uso della norma più generale contenuta nell’art.583 (riferito a mutilazioni del corpo) del c.p. per condannare la sterilizzazione volontaria
1987 - V Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 438, n.15258/85 del Registro Generale) stabilisce che l’art.5 (vieta atti sul corpo che cagionino una diminuzione permanente dell’integrità fisica) del Codice Civile poteva essere derogato per via della nuova interpretazione degli articoli della Costituzione Italiana relativi ai diritti fondamentali degli individui.
Infatti, l’art.5 cc e l’art.32 della Costituzione (la salute quale diritto fondamentale dell’individuo) devono essere interpretati insieme e il concetto di integrità fisica è diverso da quello di salute, essendo il secondo più importante rispetto al primo".
Pertanto è legale causare una riduzione dell’integrità fisica di una persona in modo da proteggere sia la salute fisica che psicologica in particolare quando questo avviene con il consenso dell’interessato.
In questa sentenza, la Corte sostiene inequivocabilmente la liceità dell’intervento di sterilizzazione purché sia subordinato alla maggiore età, la capacità di prestare un valido consenso e il fatto che la persona da sottoporre all’intervento sia, almeno nelle premesse, suscettibile di trarne beneficio e auspica un urgente intervento del legislatore per regolamentare l’intera materia.
Allora? allora niente, non ti far fare il taglio cesareo, partorisci in serenità il tuo bambino, e poi vai fuori dal Lazio per legare le tube. Oppure smetti di prendere quella pillola che ti dà fastidio, togli la spirale, e libera gli anni che ti separano dalla menopausa dall'obbligo della contraccezione. Se vuoi, ovviamente.
Abbiamo preso contatto con il Dottor Massimo Srebot, della Regione Toscana, Ospedale di Pontedera e Volterra, e con il Dottor Antonio Belpiede, dell'Ospedale di Barletta.
Ci stiamo organizzando anche per altri ospedali, abbiamo parlato con medici dell'Umbria e probabilmente si potrà andare anche lì.
In questi due ospedali si esegue solo per via laparoscopica, ma esiste anche un sistema per via isteroscopica, ambulatoriale, praticato in molti Ospedali d'Italia. Per non avere il fenomeno della migrazione per ottenere una prestazione sanitaria molto cara che la propria Regione non offre, chiederemo se è possibile acquistare i microinserti e poi andare in questi ospedali a farli inserire.
Per approfondire:
Contraccezione post-partum: La sterilizzazione. Aggiornamenti
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15 novembre 2014